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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Permessi illegali, chiesta la condanna per imprenditore ed ex dirigente

Il pm ha invocato 2 anni ed 8 mesi per Capacchione, Sorbo e per il professionista Amato Folco

Due anni ed 8 mesi per tutti gli imputati. E' stata questa la richiesta del pm Alessandro Di Vico al termine della sua requisitoria contro l'ex dirigente del comune di Caserta Carmine Sorbo, l'imprenditore Salvatore Capacchione ed il professionista Amato Folco.

Stamattina dinanzi al collegio presieduto dal giudice Roberto Donatiello, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, si è assistito alla requisitoria del pm ed alle discussioni dei difensori, gli avvocati Gennaro Iannotti e Bernardino Lombardi, che hanno provato a smontare le tesi della Procura invocando l'assoluzione per i loro assistiti. Il processo riprenderà a fine mese quando ci sarà la replica del pm e la sentenza. 

Secondo l'accusa il permesso, il cui iter fu bollato dalla Procura come “farraginoso e inconsueto”, autorizzava la Planta Global srl a realizzare un intervento di edilizia residenziale convenzionata nell'ex area Saint Gobain a Caserta. In particolare l'autorizzazione riguardava la realizzazione di 4 grossi fabbricati composti da 304 alloggi, oltre a negozi e uffici, nonché due piani interrati destinati ai parcheggi. Per gli inquirenti il permesso a costruire rilasciato a Capacchione non solo violava gli strumenti di pianificazione urbanistica di carattere generale come il Piano regolatore comunale e il Piano del Consorzio Asi (Area Sviluppo Industriale) della Provincia di Caserta, ma era illegittimo, in quanto rilasciato da un dirigente – Carmine Sorbo – non competente. 


 

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