Imprenditore ucciso durante la rapina, le nuove indagini della Procura entrano nel processo 'bis'
La Corte d'Assise d'Appello rinnova l'istruttoria dibattimentale per l'omicidio di Pasquale Guarino. Scontro sulle intercettazioni
Rinnovata l'istruttoria dibattimentale nel processo d'appello 'bis' a carico di Argit Turshilla, accusato dell'omicidio dell'imprenditore agricolo di Santa Maria Capua Vetere Pasquale Guarino, ucciso in seguito ad una rapina avvenuta all'interno della sua azienda agricola a San Tammaro nel settembre del 2015.
Il processo viene dall’annullamento della cassazione della sentenza emessa dalla corte di assise di appello di Napoli che aveva condannato Turshilla a 22 anni e 6 mesi. Annullamento che ha determinato anche la scarcerazione di Turshilla, per decorso dei termini massimi di fase, con l'imputato oggi completamente libero.
La corte, presieduta dal giudice Ginevra Abbamondi, a latere Amalia Taddeo, dopo la relazione ha dato la parola al procuratore generale che ha chiesto il rinnovamento dell’istruttoria dibattimentale per il sopravvenire di nuove prove.
Le nuove prove risulterebbero dalla nuova indagine avviata dal pm Urbano della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere a carico di Roland Turshilla, cugino dell'imputato e ritenuto il basista della rapina (era dipendente della vittima), ed un terzo uomo che risulta irreperibile. Il procuratore generale ha chiesto l’escussione della polizia giudiziaria che ha condotto le indagini per integrare il quadro probatorio a carico anche di Argit Turshilla.
La corte ha ammesso le prove richieste ed all’udienza di lunedì 18 marzo si è proceduto ad escutere la pg che ha condotto le nuove indagini. All’esito la difesa del Turshilla ha chiesto l’inutilizzabilità dei risultati delle nuove intercettazioni perché effettuate oltre 2 anni dopo l’apertura delle indagini per Rolan Turshilla, quindi fuori dai termini previsti dalla legge. Sulla questione i giudici si sono riservati e decideranno per la prossima udienza fissata giovedì 21 marzo. Il processo, poi, riprenderà a maggio per sentire il testimone oculare presente all’omicidio e mai sentito in primo grado in quanto residente all'estero.
Turshilla è difeso dagli avvocati Fabio Della Corte ed Emilio Martino. Le parti civili sono rappresentate dall’avvocato Vincenzo Domenico Ferraro.
