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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

L'omicidio dell'imprenditore resta senza un colpevole: 32enne assolto dopo il processo bis

Dopo l'annullamento in Cassazione e 5 anni di carcere per il delitto di Pasquale Guarino, Argit Turshilla viene dichiarato innocente dalla Corte d'Assise d'Appello

E' innocente. La corte d'assise d'appello di Napoli ha assolto Argit Turshilla, albanese di 32 anni, dall'accusa di omicidio di Pasquale Guarino, imprenditore agricolo di Santa Maria Capua Vetere ucciso, il 23 settembre 2015, nel corso di una rapina nella sua azienda a San Tammaro.

La sentenza

La sentenza della corte, presieduta dal giudice Ginevra Abbamondi con a latere Amalia Taddeo, è arrivata all'esito della camera di consiglio dopo le discussioni dei difensori dell'imputato, gli avvocati Fabio Della Corte ed Emilio Martino. Nella sua requisitoria il procuratore generale aveva chiesto oltre 21 anni di carcere per l'imputato. Richiesta a cui si era associato il difensore di parte civile, l'avvocato Vincenzo Domenico Ferraro. 

Il processo bis dopo l'annullamento in cassazione

Il verdetto è giunto dopo che la Cassazione aveva annullato una precedente sentenza della corte partenopea che aveva inflitto 22 anni di carcere riformando la pronuncia della Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere che aveva condannato Turshilla a 23 anni. Dopo l'annullamento in Cassazione, il processo è tornato dinanzi ai giudici d'appello con la riapertura del dibattimento e l'acquisizione di nuove prove, emerse dall'arresto di Roland Turshilla, cugino dell'imputato e ritenuto il basista della rapina sfociata nel sangue, su cui ha riferito in aula la polizia giudiziaria. I giudici hanno rinunciato, poi, a sentire un testimone oculare, mai sentito prima e che risulterebbe residente all'estero. 

Ha scontato 5 anni di carcere ma era innocente

Quindi le conclusioni e la sentenza. Un verdetto che è stato accolto da Turshilla, che si è sempre professato innocente, con commozione, dopo 5 anni di carcere patiti per il delitto (è stato scarcerato a giugno 2023 per la scadenza dei termini di fase dopo l'arresto in Albania e l'estradizione nel 2018).

L'omicidio senza colpevoli e la nuova indagine

Così l'omicidio di Guarino resta, al momento, senza un colpevole. Guarino fu assassinato nel tentativo di difendersi dall'aggressione da parte di tre persone che, armate con coltello e pistola, avevano cercato di rapinare il denaro presente nell'azienda agricola di San Tammaro. L'imprenditore agricolo, insieme ai suoi dipendenti, reagì al tentativo di rapina. I banditi vennero messi in fuga inseguiti dalle vittime del raid. Guarino ne raggiunse uno che esplose due colpi di pistola che non lasciarono scampo all'imprenditore.

Ad agosto l'azione degli inquirenti ha portato al nuovo arresto di Roland Turshilla, dipendente di Guarino e ritenuto il basista della rapina. Gli esecutori materiali del raid, tra cui colui che esplose materialmente i colpi di pistola, non sono stati mai individuati. 

Le reazioni dei familiari

La moglie e i due figli di Guarino, costituitisi parte civile nel processo, affidano al proprio avvocato Dezio Ferraro, parole cariche di sconforto. "Siamo fortemente rammaricati - dice il legale all'Ansa - dall'esito di questa sentenza di assoluzione per mancanza di prove emessa dalla Corte di Appello, che stravolge abbastanza il contenuto e il senso della pronuncia di rinvio della Cassazione, che annullava in relazione ad alcuni aspetti. Attenderemo ora i sessanta giorni per le motivazioni e decideremo poi se proporre ricorso per Cassazione da soli o per il tramite della Procura generale, attendendo poi anche eventuali sviluppi dall'indagine bis della Procura di Santa Maria Capua Vetere su Roland Turshilla".

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