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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Riardo

Ai domiciliari nella casa sopra il negozio della vittima, disposto il trasferimento

Vikol Ciprian accusato dell'omicidio di Francesca Compagnone detenuto in una abitazione a Caserta

Aveva scelto di scontare la detenzione domiciliare nell’appartamento sovrastante l’esercizio commerciale dei genitori di Francesca, il giudice gli impone di cambiare domicilio. Oltre il dolore per una figlia assassinata, la beffa di veder domiciliato l’assassino nell’appartamento al piano superiore.

E’ quello che hanno dovuto sopportare i genitori di Francesca Compagnone, 28enne di Teano, uccisa da Ciprian Vikol, 25enne moldavo, il 26 ottobre 2022 nella villetta a Riardo di proprietà della ragazza dove la giovane venne ferita mortalmente da un colpo di fucile. Nella mattinata del 15 marzo scorso i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Capua diedero esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dalla dodicesima sezione del Riesame del tribunale di Napoli allo scadere dei termini per la presentazione del ricorso in Cassazione.

Il 25enne dapprima aveva dichiarato di svolgere la detenzione domiciliare presso la casa della fidanzata a Caianello. Una indicazione che non ha trovato seguito tanto che Vikol Ciprian ha poi deciso di stabilirsi dalla madre che abita in un appartamento sovrastante l’attività commerciale dei genitori della vittima. All’esito di segnalazioni dei familiari di Francesca, rappresentati dall’avvocato Vincenzo Cortellessa, della richiesta dei sostituti procuratori Gionata Fiore e Nicola Camerlingo dell’inidoneità del domicilio, il gip sammaritano ha disposto la sostituzione del domicilio. Il 25enne attualmente è ristretto in regime di arresti domiciliari nel Capoluogo.

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