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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Alvignano

Il giallo di Vanessa, morta quasi 24 ore prima della chiamata ai soccorsi

Gli inquirenti vogliono fare luce sul lasso di tempo trascorso tra l’orario presunto del decesso e la telefonata di aiuto

C’è un buco di quasi 24 ore che gli inquirenti dovranno colmare per cercare di fare luce sulla morte di Vanessa Bruno, la 23enne influencer italo-brasiliana originaria di Alvignano trovata morta in un appartamento di Vicenza il 9 gennaio scorso.

Lunedì, in Veneto, si sono svolti i funerali della ragazza e sabato, nella chiesa di San Sebastiano nel piccolo centro alle porte del Matese, si terrà una solenne cerimonia funebre per ricordarla. Lì dove fu battezzata, ci sarà l’ultimo abbraccio alla piccola Vanessa. Sulla cui morte è stata aperta una indagine da parte della Procura della Repubblica. Che vuole fare chiarezza soprattutto sui tempi.

In attesa del responso dell’autopsia (che dovrebbe arrivare solo verso metà febbraio), il medico legale ha stabilito un presunto orario della morte che va dalle 18 alla serata dell’8 gennaio. Ma la telefonata ai soccorsi dell’uomo che viveva nella casa dove è stata trovata morta è partita solo alle 18 del 9 gennaio.

Possibile che in questo lasso di tempo non si fosse accorto del decesso? Da quello che trapela, l’uomo avrebbe raccontato agli inquirenti che Vanessa sarebbe arrivata in quella casa con un altro amico, avrebbero mangiato insieme poi Vanessa si sarebbe addormentata sul divano. Un sonno eterno, visto che la 23enne non si è più risvegliata.

Il decesso sembra essere stato causato da un arresto cardio-circolatorio: i risultati dell’autopsia chiariranno se sia stato provocato da qualche “fattore esterno”. Sul corpo della ragazza non sono apparsi segni di violenza, ma nessuno nella sua sfera familiare ha parlato di problemi che possano far pensare ad un decesso collegato a problemi di salute.

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