Archiviata l'indagine su 2 dirigenti del Consorzio Asi Caserta

Notizia di reato infondata. Con questa motivazione il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto ed ottenuto l’archiviazione dell’indagine a carico di Roberto Enrico Martino, 68 anni di Santa Maria la Fossa, e Nicola Vitelli, 50 anni di Casapulla, che erano rimasti coinvolti nell’inchiesta relativa al sequestro di uno scarico abusivo all’interno del Consorzio Asi Caserta.

Martino era stato indagato in quanto dirigente del settore Lavori pubblici e Finanziamenti; Vitelli in quanto responsabile del settore Espropri ed Autorizzazioni ambientali. Entrambi, però, nel corso degli interrogatori tenuti dinanzi al pubblico ministero (entrambi sono rappresentati dall’avvocato Gennaro Iannotti) hanno “fatto luce” sul loro reale inquadramento all’interno del Consorzio Asi Caserta, spiegando di ricoprire i ruoli di “quadri” non di “dirigenti con portafoglio”, evenienza, questa, che ha spinto il magistrato a non andare oltre nelle indagini, non avendo né Martino né Vitelli poteri di controllo sull’opera sequestrata.

“E’ evidente - sottolinea il magistrato nella richiesta di archiviazione - come i due non avessero né le qualifiche contestate né le avessero di fatto, in ossequio a principi giurisprudenziali in tema di delega di funzioni che deve risultare da atto scritto”. Ma vi è di più. “Al delegato - si specifica - deve essere attributo portafoglio, in modo che egli possa organizzare in maniera autonoma le spese necessarie a garantire l’ottemperanza alle normative ed alla risoluzione di eventuali problematiche”. Ipotesi che, in questo caso, non sussiste. Per questo motivo la posizione dei due indagati è stata stralciata ed archiviata. Nella stessa inchiesta è rimasta coinvolta, tra gli altri, anche l’attuale presidente del Consorzio Asi Caserta, Raffaella Pignetti.