Favori a detenuto, ex garante dei detenuti patteggia un anno e dieci mesi
Avrebbe avvisato il recluso di una perquisizione in cella ed avrebbe 'spinto' per fargli ottenere una relazione di servizio positiva
Un anno e dieci mesi di reclusione con pena sospesa e 2000 euro di multa. E’ stato questo l’esito del patteggiamento della garante per i detenuti della Provincia di Caserta Emanuela Belcuore accusata di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, rivelazione di segreti d’ufficio, ricettazione di una scheda sim fittiziamente intestata ad un soggetto vittima di sostituzione di persona, utilizzo indebito di apparecchi telefonici in carcere.
Ad accogliere la richiesta di patteggiamento il gup Daniela Vecchiarelli del tribunale di santa Maria Capua Vetere in accordo con il sostituto procuratore Gionata Fiore. L’indagine nei confronti dell’ ex garante casertana, assistita dall’avvocato Claudio Sgambato, prese le mosse nel 2023 da annotazioni di servizio della polizia penitenziaria del carcere "Francesco Uccella" di Santa Maria Capua Vetere.
Belcuore avrebbe avuto simpatie nei confronti di un detenuto e per questo, questa la tesi della Procura, avrebbe favorito l’utilizzo indebito di apparecchi elettronici all'interno del carcere sammaritano, si sarebbe adoperata affinché lo stesso recluso ricevesse una relazione di servizio "positiva" ricevendo in cambio un paio di scarpe di Gucci dalla sorella del recluso, titolare di una boutique di lusso. Non solo scarpe costose, in dono Emanuela Belcuore ma anche 1000 euro, contesta la Procura.
L’ex garante avrebbe poi avvisato l'amico di una imminente perquisizione in cella in modo da consentirgli di nascondere un cellulare illecitamente detenuto. All’atto della comunicazione d’iscrizione nel registro degli indagati il 5 luglio 2023, Emanuela Belcuore si dimise il giorno dopo dall’incarico di Garante dei Diritti dei Detenuti per la Provincia di Caserta, ruolo che svolse dal 2020.
