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Cronaca Casal di Principe

Pizzo all'imprenditore per gli 'amici di Casale': confronto tra 2 testimoni in aula

Dichiarazioni discordanti tra i testi e il giudice richiede un 'faccia a faccia' in tribunale

Dichiarazioni discordanti tra i testi tanto da richiedere un confronto. Si è aperto così il processo dinanzi ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Napoli Nord a carico di Giuseppe Diana alias o' ciuciar coinvolto nell'inchiesta della squadra mobile della Questura di Caserta coordinata dalla Dda di Napoli su una estorsione ad imprenditore di Quarto per gli "amici di Casale". Escusso dal sostituto procuratore Roberto Pascott della Dda partenopea l'imprenditore 'taglieggiato' ha riconosciuto l'imputato come colui che partecipò all'intermediazione insieme a Nicola Pezzella alias Palummiello e Antonio Barbato (che hanno proceduto con rito abbreviato e condannati a 7 anni e 4 mesi ciascuno) in modo tale da ridurre a 8mila euro il rateizzo estorsivo. Secondo quanto ricostruito dalla Dda di Napoli Giuseppe Diana accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso insieme a Barbato e Pezzella avrebbero richiesto ad un imprenditore edile nel ramo delle costruzioni residenziali di Quarto - che stava effettuando lavori in via Giotto ad Aversa - di "mettersi a posto con gli amici di Casale".

All'imprenditore venne chiesta una somma tra i 15mila ed i 20mila euro, poi scesa a 8mila euro grazie allo sconto concessogli da Nicola Pezzella. La cifra estorsiva accordata alla vittima fu versata dalla stessa in due rate a distanza di 15 giorni. La vittima in sede di denuncia riconobbe i tre estorsori. Il primo contatto tra gli estorsori e la vittima ci fu per il tramite dell'imbianchino che si trovava sul cantiere ad Aversa. Le discrasie nelle dichiarazioni si sarebbero verificate proprio dal narrato dell'imbianchino che ha sostenuto che gli estorsori chiesero solo dove fosse il suo capo e quello che venne riferito alla vittima dallo stesso manovale di presentarsi a Casal di Principe e mettersi apposto con gli amici di Casale. Una divergenza che ha portato il collegio normanno a chiedere un confronto in aula tra i due testimoni. Si torna in aula nel mese di maggio per il prosieguo delle escussioni dei testimoni. Giuseppe Diana è difeso dall'avvocato Luigi Poziello.

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