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Cronaca Aversa

Il vescovo di Aversa: "Siamo intervenuti secondo le leggi canoniche"

Spinillo nega una convocazione in Vaticano per il caso dei preti gay

Due casi scottanti che coinvolgono il vescovo di Aversa Angelo Spinillo. Non solo quello di don Michele Barone, il parroco esorcista di Casapesenna finito in manette nei giorni scorsi con l’accusa di aver abusato sessualmente di due ragazze sue adepte. C’è infatti anche il caso dei preti che cercavano uomini per fare sesso sulle chat per gay che ha coinvolto anche la Diocesi di Aversa.

Secondo quanto riporta ‘Il Mattino’, il presule è stato convocato in Vaticano nei giorni scorsi per “chiarimenti” in merito a queste vicende ed in particolare sul controllo effettuato sul “lavoro” dei suoi sacerdoti.

In merito alla notizia riportata dal Mattino dalla Diocesi di Aversa fanno sapere: "In merito alle notizie pubblicate in questi giorni con incalzante successione su diversi organi di comunicazione, la Curia Diocesana di Aversa precisa che il Vescovo Angelo Spinillo non è indagato né ha ricevuto alcun avviso di garanzia; che lo stesso non è stato convocato a Roma da organismi vaticani; che, in ordine a tutti gli altri fatti di cui si narra, ordinariamente con molta approssimazione, a tempo opportuno per ciascun caso, sulla base delle effettive evidenze, sono stati applicati i provvedimenti ritenuti validi secondo le leggi canoniche.

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