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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Carinola

Droga nei formaggi e pizzini nel Vangelo: così funziona la piazza di spaccio nel carcere | VIDEO

I carabinieri arrestano 14 persone: lo stupefacente venduto anche a 100 euro al grammo. Un educatore indagato faceva da corriere

Palline di hashish nascoste tra salumi sottovuoto e formaggio a cubetti contenuti, in pacchi che provenivano dai familiari; rivendita di cellulari da parte dei detenuti lavoratori da un minimo di 800 euro; un educatore utilizzato come corriere; droga nascosta nelle parti intime durante i colloqui o occultata in buste per corrispondenza con all’interno fogli di carta dove veniva incollata in striscioline sottile.

I nomi dei 14 arrestati.

Sono i dettagli resi noti nel corso della conferenza stampa presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere all’esito dell’esecuzione da parte dei carabinieri della compagnia di Capua di 14 misure cautelari per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nonché di accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione nel carcere di Carinola, dove gli stessi erano ristretti.

Destinatari del provvedimento cautelare, firmato dal gip Emilio Minio, sono: Massimo De Solda, Bruna D’Avino, Salvatore Riccardi, Simone Hezler, Ivan Engheben, Salvatore della Gaggia, Michele Sommelli, tutti finiti in carcere. Domiciliari per Vincenzo D’Avino, Samuele Artiaco, Saad Jlili, Gennaro Solla, Salvatore Scala, Roberto Aleksic, Simone Saccettino, di età compresa tra i 25 e i 50, molti partenopei, alcuni dei paesi arabi e dell’Est Europa.

La piazza di spaccio in carcere

L'attività di indagine dei militari ha consentito di smantellare una fiorente piazza di spaccio che si era creata all'interno del carcere di Carinola gestita dagli stessi detenuti.  L'inchiesta inizia a gennaio 2021, quando il personale della polizia penitenziaria a seguito di un controllo dei pacchi in entrata dei familiari, diretto al recluso De Solda, rinviene 141 frammenti di hashish avvolti nel cellophane e nascosti tra i salumi sottovuoto e cubetti di formaggio confezionati, per un peso complessivo di 107 grammi oltre 5 schede Vodafone. Partì quindi la perquisizione nella cella del detenuto e in quelle adiacenti.

Le ordinazioni sui pizzini nascosti nel Vangelo

Nella cella  di fronte a quella di De Solda i poliziotti penitenziari trovarono i pizzini nascosti nel Vangelo  che facevano riferimento alla circolazione di droga in carcere con tanto di numero di telefono e codice fiscale dei soggetti a cui rifarsi per lo smercio. La droga in carcere quindi veniva introdotta o mediante i pacchi dei familiari, o mediante spedizione di buste per corrispondenza incollata a fogli di carta o occultata nelle parti intime durante i colloqui.

Lo smercio di droga attraverso l'educatore e i lavoranti

Lo spostamento e la stessa acquisizione di stupefacente era garantita o attraverso Fabio S., docente del corso di tinteggiatura per detenuti o attraverso i detenuti lavoratori perlopù impiegati nella cucina della struttura carceraria. Una volta in carcere la droga circolava tra una sezione e un'altra attraverso l'utilizzo di fili calati da un piano a un altro attraverso le finestre delle celle; fili alla cui estremità veniva legato lo stupefacente.

Nel corso dell'operazione che conta ben 32 indagati, sono stati sequestrati !,7 chili di droga tra eroina, marijuana, hashish. Lo stupefacente aveva un prezzo che superava i 100 euro al grammo. Secondo gli inquirenti il canale di rifornimento sono le piazze di spaccio di Caivano, Secondigliano, Scampia. I cellulari invece venivano rivenduti da una base di 800 euro.

"In carcere alleanze criminali grazie a comunicazioni esterne"

"Non è la prima volta che ci troviamo a fronteggiare un'indagine per ingresso illecito di droga e telefonini in carcere. Quello che ci preoccupa sono le alleanze che si creano in carcere favorite dalle comunicazioni all'esterno grazie ai telefonini. Questa attività è solo un tassello, non ci fermeremo qui". E' quanto dichiarato dal colonnello Manuel Scarso comandante provinciale dei carabinieri di Caserta durante la conferenza a cui erano presenti il procuratore capo Pierpaolo Bruni, il procuratore aggiunto Carmine Renzulli, il capitano Alessandro Saba comandante della compagnia di Capua, il tenente Antonio Grasso del nucleo operativo e radiomobile della medesima compagnia, il comandante della stazione di Vitulazio Crescenzo Iannarella. 

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