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Cronaca Castel Volturno

Dissequestro "a tempo" per il ponte sulla Domiziana

Il gip consente i lavori di adeguamento, la ditta incaricata dal Comune avrà 122 giorni di tempo per eseguirli

Dissequestro temporaneo del ponte sul fiume Volturno a Castel Volturno al fine di consentire i lavori di adeguamento. È quanto disposto dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Orazio Rossi che ha accolto l'istanza presentata dal Comune castellano per il tramite dell'avvocato Francesca Luongo che ha richiesto il dissequestro temporaneo del ponte in via Domiziana al km 29,00 ai soli fini dell'effettuazione dei lavori per la sua messa in sicurezza.

I lavori di adeguamento strutturale delle campate del ponte sul fiume Volturno verranno realizzati dalla ditta casertana 'Green Impresit srl' aggiudicataria dell'appalto. La società incaricata avrà piena disponibilità della struttura al fine di porre in essere le opere di adeguamento strutturale con la prescrizione del mantenimento del vincolo reale sul manufatto, che dovrà mantenersi interdetto al transito pedonale e veicolare. Il termine per effettuare i lavori di ristrutturazione e adeguamento è di 122 giorni naturali che decorreranno dal 28 giugno 2021 al 17 ottobre 2021. All'esito di tali opere riparatorie la Procura sammaritana ha imposto una verifica tecnica circa l'eliminazione del pericolo di crollo, che portò all'adozione del decreto di sequestro preventivo del 5 agosto 2020 e ciò al fine del dissequestro definitivo del ponte.

L'indispensabile struttura di collegamento del territorio castellano posta sul fiume Volturno venne sequestrata il 5 agosto 2020 a seguito di una informativa dei carabinieri della locale stazione del 16 luglio 2020 che ne evidenziava un quadro di pericolo e notevole criticità, più volte segnalata anche degli stessi cittadini suoi utenti, nonché all'esito di un sopralluogo congiunto ai vigili del fuoco del Capoluogo. Vennero riscontrate, infatti, crepe sull'asse stradale, sul margine ovest del ponte in corrispondenza degli ancoraggi e dei parapetti con la contestuale fuoriuscita di ferri di armamento. Palese era l'inadeguatezza delle ringhiere, dei parapetti e dei guardrails finalizzati poi ad evitare fuoriuscite dalla carreggiata.

Con l'ausilio di droni e di un'imbarcazione per la verifica a vista a ridosso della struttura, i caschi rossi ed i carabinieri accertarono un preoccupante stato di deterioramento della struttura nelle sue parti essenziali, con un possibile pericolo di crollo totale in ragione anche della particolare conformazione ad archi della struttura stradale. Venne adottata la misura urgente della non praticabilità dell'intero ponte al traffico veicolare, né dei percorsi laterali pedonali né sulle due scalette aderenti alla struttura poste a sud.

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