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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Il ras dei Casalesi si sfoga coi deputati Pd: “Il 41 bis? E’ una condanna a morte”

L’ex ministro Orlando ed i colleghi hanno parlato anche con Di Maio, che prima aveva discusso con l’anarchico Alfredo Cospito

“Il 41 bis? E’ una condanna a morte”. E’ lo sfogo che Francesco Di Maio, ras del clan dei Casalesi, ha avuto nei confronto della delegazione del Partito democratico durante l’incontro nel carcere di Sassari avuto nei giorni scorsi, prima che l’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando ed i colleghi parlamentari incontrassero, il 12 gennaio, l’anarchico Alfredo Cospito, in sciopero della fame da oltre 100 giorni contro il 41 bis. Il resoconto dell’incontro è stato riportato da “Repubblica” che cita una relazione del Gol (gruppo operativo Mobile) della polizia penitenziaria e trasmessa al ministero della Giustizia.

Nell’atto si legge che Di Maio “salutava la delegazione e riconosceva l’onorevole Orlando quale ex ministro della Giustizia”. E in quel momento esclamava: “Ora siamo inguaiati”. Una frase che l’operatore del Gom, sulla base del tono e delle circostanze, interpreta così: “Probabilmente intendeva dire che prima, nel periodo in cui Orlando era ministro, si stava meglio, mentre ora si sta peggio”.

La relazione del Gom riferisce che Di Maio parlò con la delegazione Pdper vari minuti, e che l’oggetto della conversazione fu proprio il regime di carcere duro: “Riferiva alla delegazione che il regime del 41-bis equivale alla condanna a morte in quanto non c’è la possibilità di difendersi, essendo giudicati dal Tribunale di Sorveglianza di Roma e non da quello del posto ove si è detenuti, che a suo dire conosce i detenuti. Vero è che non è uno stinco di santo“, dice il camorrista nel resoconto degli agenti, “ma lui faceva parte di un’associazione vent’anni fa, mentre ora non c’è più nulla. L’unico modo per uscire dal 41-bis è collaborare con la giustizia, ma lui non ha più nulla da dire e quindi non può collaborare”. Parole che assumono un peso notevole se si pensa che lo stesso giorno, secondo quanto rivelato da Donzelli in Aula, Cospito e Di Maio conversavano di una strategia “politica” comune durante l’ora d’aria: “Dev’essere una lotta contro il regime, noi al 41-bis siamo tutti uguali”, “Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato”.

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