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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria a Vico

Mercato dei loculi: l'ex vicepresidente della Provincia lascia i domiciliari

Arriva la svolta per Crisci: disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria

Obbligo di firma per l'ex vicepresidente della Provincia di Caserta ed ex consigliere comunale di Santa Maria a Vico Pasquale Crisci, coinvolto nell'inchiesta sulla vendita dei loculi al cimitero di Santa Maria a Vico. È quanto disposto dal gip Giovanni De Angelis del tribunale di Napoli in accoglimento dell'istanza di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella dell'obbligo di presentazione alla p.g.  depositata dal legale di Crisci, l'avvocato Carlo De Stavola.

Crisci venne tratto in arresto lo scorso 12 gennaio e secondo quanto ricostruito dalle fiamme gialle di Marcianise - con il coordinamento della Dda partenopea - all'epoca dei fatti, quando era vice sindaco a Santa Maria a Vico, sarebbe stato il gancio all'interno dell'amministrazione per fornire informazioni sulle concessioni a Domenico Nuzzo e Carmine Liparulo, anche loro indagati e ritenuti gravitanti nell'orbita del clan Massaro. L'accusa per Pasquale Crisci  è quella di corruzione con l’aggravante del metodo mafioso.

I fatti contestati riguardano l’assegnazione dei loculi cimiteriali nel comune di Santa Maria a Vico di cui Crisci, esponente dei Moderati, è stato vice sindaco nella precedente amministrazione comunale prima di candidarsi alle ultime elezioni contro il sindaco (poi confermato) Andrea Pirozzi. Nell’indagine sono rimasti coinvolti Domenico Nuzzo (finito ai domiciliari nei giorni scorsi), Carmine Liparulo, Carmine De Lucia, originario di Santa Maria a Vico ma residente a Reggio Emilia (dove in passato è stato anche consigliere comunale) Giovanni Papa e Giuseppe Pascarella.

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