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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Covid, ecco i 10 comuni casertani più colpiti dalla nuova ondata

Quasi il 40% degli attualmente positivi si concentra in questi comuni

Una variante più contagiosa ma - a quanto pare - meno 'violenta'. Il Covid-19 diventerà, con il passare degli anni e grazie ovviamente alle vaccinazioni, una semplice influenza ma quello che sta emergendo negli ultimi giorni è che i casi sono ancora in notevole aumento. Nonostante ciò però gli ospedali tengono bene e in alcuni casi addirittura si registrano meno ricoveri sia in terapia intensiva che nei reparti ordinari. Tutta l'Italia - in questo momento - in zona 'bianca' anche dopo che la Sardegna ha lasciato il giallo. 

Tiene banco invece il 'problema' delle mascherine al chiuso. Il ministro della Salute, Roberto Speranza ha detto che si farà "una nuova valutazione ad aprile. Teniamo una linea di prudenza". 

Tornando al casertano c'è da segnalare un dato importante: quasi il 40% dei contagi sono concentrati in appena 10 comuni della provincia (su 104). Infatti in questo momento ci sono 17.358 persone ancora alle prese col virus e nella Top Ten con più contagi ci sono Caserta (1700), Aversa (987), Marcianise (755), Maddaloni (657), Santa Maria Capua Vetere (548), Orta di Atella (529), San Nicola la Strada (525), Casal di Principe (444), Trentola Ducenta (423), Teverola (356). Facendo una semplice addizione troviamo che ci sono ben 6924 contagi in questi 10 comune che corrispondono al 39,88% del numero totale.

In questi ultimi giorni con l'arrivo di Omicron 2 e con la conseguente ripresa dei contagi si sta alimentando il dibattito sulla probabile somministrazione di una quarta dose di vaccino contro il Covid. In più, la campagna vaccinale in Italia è entrata in una fase di stallo che fa emergere nuovi dubbi sulla futura gestione sanitaria della pandemia. I dati per decidere sono ancora incerti.

I dubbi di Aifa sulla quarta dose

La Commissione tecnico scientifica di Aifa ha comunicato che sta valutando l’opportunità di somministrare una seconda dose booster dei vaccini contro il Covid per particolari categorie di soggetti. "Considerato il complesso dei dati disponibili, la Commissione tecnico scientifica ha deciso che sono necessari ulteriori approfondimenti, integrando le evidenze scientifiche internazionali con i dati di studi in corso in Italia". Al momento, la quarta dose si può somministrare a persone con "marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido" a 120 giorni dal completamento di un ciclo primario di tre dosi. In pratica, il ciclo di vaccinazione primario di alcune persone con problemi al sistema immunitario è di tre dosi e non di due, e viene completato con una quarta dose di vaccino a mRNA (Pfizer/BioNtech o Moderna). I dosaggi autorizzati sono 30 mcg in 0,3 mL per Pfizer per chi ha da 12 anni in sù e di 50 mcg in 0,25 mL per Moderna dai 18 anni in sù. 

Anche l'Agenzia europea dei medicinali (Ema) aveva espresso dubbi sulla necessità di una quarta dose, affermando la mancanza di dati a sostegno di questa decisione: "Sebbene l'uso di richiami aggiuntivi possa far parte dei piani di emergenza, le vaccinazioni ripetute a brevi intervalli non rappresenterebbero una strategia sostenibile a lungo termine - aveva detto il responsabile della strategia per i vaccini dell'Ema Marco Cavaleri - È importante che ci sia una buona discussione per avere una strategia che non sia solo reattiva e cercare di trovare un approccio che sia adatto al fine di prevenire una variante futura".

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