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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Maddaloni

Ente trascina la Provincia in tribunale ma viene 'bacchettato' dal giudice

Una querelle che va avanti da alcuni anni, la decisione del Tar della Campania

Il Comune di Maddaloni si è rivolto al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) per contestare la decisione della Provincia riguardante la classificazione urbana di un terreno. Tuttavia, il Tar ha recentemente respinto il ricorso presentato dall'ente comunale, sostenendo che la Provincia ha agito correttamente. La decisione del Tar mette fine a una controversia legale tra il Comune di Maddaloni, rappresentato dall'avvocato Antonio Di Nuzzo, e la Provincia, difesa dall'avvocato Clemente Manzo, nonché il commissario ad acta Antonio Tisci, che non si è costituito in giudizio.

Il contesto della disputa

Il Comune aveva chiesto l'annullamento di un decreto firmato dal presidente della Provincia il 5 giugno 2018 e del provvedimento del commissario ad acta. Una ditta interessata aveva richiesto la riclassificazione urbanistica di un terreno di sua proprietà nel 2017, ma l'ufficio comunale competente aveva respinto la richiesta, sostenendo che il terreno rientrava in una zona agricola di riserva, non gravata da vincoli di inedificabilità assoluta né da vincoli preordinati all'esproprio. La riclassificazione avrebbe richiesto l'approvazione di una variante al Piano Regolatore Generale (Prg), possibile solo per la realizzazione di opere pubbliche. Di conseguenza, la ditta interessata aveva richiesto l'intervento sostitutivo della Provincia, che aveva nominato il commissario ad acta.

La decisione del Tar e le argomentazioni delle parti coinvolte

Il Comune aveva sostenuto l'illegittimità degli atti adottati, ma il Tar ha respinto il ricorso, affermando che la legge regionale conferisce ampi poteri alla Provincia come ente sovraordinato nei confronti del Comune in materia di pianificazione urbana. Il Comune aveva incentrato il ricorso sulla natura del vincolo della zona, ma il Tar ha stabilito che la questione era irrilevante, poiché l'intervento sostitutivo della Provincia riguardava il comportamento omissivo del Comune nell'emanazione di atti di sua competenza relativi alla gestione del territorio. Di conseguenza, il ricorso è stato respinto e le spese legali saranno compensate tra le parti coinvolte.

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