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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Grazzanise

Commando assalta l'azienda confiscata al boss dei Casalesi

Tre uomini incappucciati (uno con la pistola) hanno provato ad entrare nel bene confiscato alla camorra

Un inquietante episodio nell'ex masseria appartenente a Francesco Schiavone, noto con il soprannome di "Sandokan". L'immobile, confiscato diversi anni fa e destinato a diventare un istituto scolastico di Agraria a Grazzanise grazie a finanziamenti per la riqualificazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata, è stato oggetto di un misterioso tentativo di irruzione da parte di tre individui, uno dei quali era armato di pistola.

Il raid ieri verso le 13.30, quando tre soggetti incappucciati, di cui uno armato di pistola, hanno cercato di penetrare nell'edificio. Le telecamere di sorveglianza, dotate di un sistema telematico con un operatore connesso in rete, hanno impedito che i tre malintenzionati potessero effettivamente entrare nell'edificio. Le immagini delle telecamere hanno immediatamente individuato i soggetti incappucciati e hanno seguito i loro movimenti mentre cercavano di forzare l'accesso.

L'intervento del vigilante, il cui intervento è stato diffuso tramite gli apparecchi di trasmissione delle telecamere, ha fermato sul nascere l'irruzione. Le immagini hanno mostrato come i tre individui abbiano subito interrotto il loro tentativo di forzare l'ingresso e si siano allontanati rapidamente. La loro fuga è stata intrapresa in un'auto Alfa, con targa coperta, che era stata lasciata nei pressi dell'ingresso alla costruzione scolastica.

Le forze dell'ordine, giunte tempestivamente sul posto, hanno iniziato le indagini, basandosi principalmente sulle immagini di sorveglianza catturate dal sistema telematico. Mentre l'ipotesi di un tentativo di furto all'interno dell'edificio appare poco plausibile, dato che l'immobile è vuoto e privo di oggetti di valore, si stanno valutando diverse possibilità, incluso un tentativo intimidatorio o la possibilità che i responsabili potessero avere legami con l'organizzazione criminale a cui appartiene Francesco Schiavone.

La prefettura e la questura di Caserta sono state informate dell'accaduto, considerando il coinvolgimento di un bene confiscato legato alla figura di Francesco Schiavone. L'incidente ha riacceso l'attenzione sul patrimonio confiscato nell'area del Basso Volturno, soprattutto alla luce della recente scarcerazione di alcuni esponenti importanti del clan dei casalesi nella zona dei "Mazzoni".

Le indagini sono in corso e gli inquirenti stanno esaminando tutte le possibilità, anche se al momento non emergono elementi definitivi che possano spiegare il motivo di questa misteriosa "visita" alla masseria di "Sandokan".

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