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Cronaca Casal di Principe

Il prefetto intensifica i controlli del territorio dopo l'omicidio di Giuseppe

“Servono interventi culturali contro il disagio giovanile, oltre alla repressione”, dice Castaldo a margine del Comitato di ordine e sicurezza di oggi

Si è tenuto nella mattinata di oggi, 4 luglio, in Prefettura, la riunione del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica convocata dal Prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, dopo l’omicidio del 17enne di Villa Literno Giuseppe Turco. Presenti, assieme ai vertici provinciali delle Forze di Polizia, i sindaci di Casal di Principe, Renato Natale, e di Villa Literno, Valerio Di Fraia.

Nel corso della riunione è stato analizzato l’episodio nei suoi diversi aspetti e nell’impatto sulla cittadinanza. Dalle risultanze degli inquirenti è emerso che il fatto non è riconducibile ad una matrice di criminalità organizzata o all’ambito della cosiddetta malamovida, ma piuttosto ad un contesto di devianza giovanile. Le attività svolte dall’Arma dei Carabinieri hanno consentito di individuare rapidamente i soggetti coinvolti e il presunto responsabile dell’accaduto, assicurandolo alla giustizia. Al termine della riunione, il Prefetto Castaldo ha impartito alle Forze di Polizia la direttiva di intensificare i servizi di controllo del territorio in tutta l’area.

In evidenza il tema, più generale, del contrasto alla violenza giovanile. Il Prefetto ha manifestato l’importanza che, oltre l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine, si implementino le iniziative, educative, culturali e sociali, contro il disagio giovanile, facendo rete tra tutte le istituzioni. “Non esistono risposte semplici alla esigenza di arginare le manifestazioni di violenza tra i più giovani, servono risposte olistiche e di sistema - sottolinea il Prefetto Castaldo –. Dobbiamo saper agire su più livelli. Le specifiche attività di prevenzione e repressione (contro la cd. malamovida, le baby gang o contro la diffusione di armi tra i minori) devono saldarsi con investimenti socio culturali contro il disagio giovanile e le condizioni che la alimentano, come la scarsa percezione del rischio tra i giovani e le situazioni di vulnerabilità, connesse ai fenomeni di dispersione scolastica e marginalità sociale. In questo i comuni hanno un ruolo importante sul terreno della individuazione delle situazioni più difficili e di nuove occasioni di socialità dedicate ai più giovani. Va poi valorizzata la capacità del mondo della scuola di rafforzare l’inclusione sociale, integrando e sostenendo ulteriormente l’impegno e le progettualità”.

“Da giorni mi sono impegnato, grazie al coordinamento e l’ausilio della Prefettura, a chiedere ed ottenere un potenziamento dei controlli sul territorio, un controllo radicale dello spaccio di stupefacenti  un coordinamento futuro per il disagio che molti giovani e le loro famiglie vivono sui nostri territori. In questi giorni ci sono stati atti deplorevoli che hanno messo in seria discussione anche la commemorazione che avverrà tra qualche giorno, ma si è fatto tutto quello che serviva per permettere di onorare e dare l’ultimo saluto al nostro caro in maniera quanto più partecipata possibile. Questo è quello che si dovrebbe chiedere ad un Sindaco, questo è quello che il papà di Giuseppe dopo l’accaduto mi ha chiesto e questo è quello che ritengo sia giusto fare e sto facendo, soprattutto a difesa della memoria di un nostro giovane, che troppo prematuramente ci ha lasciato”, ha commentato il sindaco Valerio Di Fraia.

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