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Cronaca Santa Maria a Vico

Le mani del clan sull'ampliamento del cimitero: chieste 3 condanne

Il pm Landolfi ha invocato pene tra i 15 ed i 6 anni. Difesa solleva 'dubbi' su intercettazioni con trojan

Tre richieste di condanna per la vicenda delle infiltrazioni della camorra nella vendita di cappelle gentilizie al cimitero di Santa Maria a Vico. Sono quelle formulate dal pubblico ministero Luigi Landolfi nel corso dell'udienza preliminare celebrata dinanzi al gup De Bellis del tribunale di Napoli. 

Il pubblico ministero della Dda di Napoli ha invocato 6 anni di reclusione per Carmine De Lucia; 10 anni per Carmine Liparulo; 15 anni per Domenico Nuzzo, alias Mimmariello. Per gli altri imputati - tra cui l'ex vicesindaco Pasquale Crisci, il dipendente comunale Giovanni Papa, addetto ai servizi urbanistica, ambiente e cimitero e Clemente De Lucia - c'è stata la richiesta di rinvio a giudizio. Hanno depositato le loro memorie i difensori delle parti civili: gli avvocati Mauro Iodice per il Comune di Santa Maria a Vico ed Alessandro Barbieri per una delle vittime.

Nel corso dell'udienza sono iniziate anche le discussioni delle difese. Tra i legali che hanno preso la parola l'avvocato Claudio Sgambato - difensore di Papa (insieme a Psaquele Vigliotti) e Clemente De Lucia - che ha invocato un verdetto di non luogo a procedere per i propri assistiti anche sulla scorta dell'inutilizzabilità delle intercettazioni ambientali effettuate con il trojan. Si torna in aula a fine mese. Nel collegio difensivo sono inoltre impegnati gli avvocati Carlo De Stavola, Danilo De Cecco, Stravino ed Antonio Nobile. 

Secondo quanto ricostruito, Nuzzo - vicino al clan Massaro - avvalendosi proprio della forza intimidatrice derivante dall'appartenenza al sodalizio criminale avrebbe prima esercitato pressioni sul titolare della società aggiudicataria dei lavori di ampliamento del cimitero per farsi consegnare una cappella gentilizia da 44mila euro e poi sarebbe riuscito ad ottenere l'assegnazione in favore di altre persone attraverso l'utilizzo di falsa documentazione. 

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