rotate-mobile
Cronaca Castel Volturno

Cartella clinica manomessa, i tecnici informatici della clinica rischiano il processo

Al via l'udienza preliminare per i due professionisti: sono accusati di aver falsificato documenti dopo la morte di Francesca Oliva

Al via l'udienza preliminare per i due tecnici informatici della clinica Pineta Grande di Castel Volturno, accusati di aver manomesso la cartella clinica di Francesca Oliva, di Gricignano d'Aversa, morta a 29 anni mentre portava in grembo 3 gemelli, di cui solo una sopravvissuta.

Sono finiti dinanzi al gup Rosaria Dello Stritto, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Gianluca Salvatore Russo, 36 enne di Quarto, e Giorgio Conte, 74enne de L'Aquila. Nel corso dell'udienza è stata ammessa la costituzione delle parti civili rappresentate dagli avvocati Raffaele Costanzo e Lara Vastarella. Si tratta dei familiari di Francesca si e il medico Renato Bembo, che per l'alterazione della cartella clinica ha subito un processo per omicidio colposo, venendo poi assolto.  Si torna in aula nel mese di aprile.

Secondo la ricostruzione dei sostituti procuratori Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano gli imputati avrebbero manomesso la cartella clinica dopo il decesso di Francesca, avvenuto il 24 maggio del 2014, per evitare di finire sotto processo per omicidio colposo. Per la medesima vicenda sono già a dibattimento Vincenzo Schiavone, amministratore della clinica Pineta Grande; Stefano Palmieri, primario del reparto di ostetricia e ginecologia, Gabriele Vallefuoco e Giuseppe Delle Donne, ginecologi della clinica nel periodo in cui era ricoverata la vittima.

Secondo l'accusa, gli imputati prima avrebbero cancellato le parole "malessere generale" annotate in cartella  il 23 maggio dal dottor Renato Bembo e la prescrizione del farmaco Unasyn (poi inserito nuovamente dopo la morte e retrodatato alla data del ricovero).  Avrebbero, inoltre, compilato le note del ricovero dopo la morte della paziente aggiungendo le parole: "gravidanza indotta con Fivet paziente sottoposta a cerchiaggio, esibisce esami che evidenziano leucocitosi, neutrofilia praticato in ecografia". Due ore dopo il decesso di Francesca, inoltre, sarebbero state aggiunte anche parole alla visita ostetrica effettuata il 22 maggio: "all'atto non si apprezzano perdite atipiche". 

Gli imputati sono difesi da Claudio Sgambato, Edoardo Razzino, Raffaele Vanacore

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cartella clinica manomessa, i tecnici informatici della clinica rischiano il processo

CasertaNews è in caricamento