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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Si pente il boss Sandokan: dopo 26 anni crolla il muro dell'omertà

Proposto il programma di protezione ai familiari di Francesco Schiavone che ha iniziato a parlare con i magistrati

Il muro di omertà dietro il quale si era trincerato da 26 anni è crollato. Il capoclan dei Casalesi Francesco Schiavone, conosciuto come Sandokan, si pente e parla con i magistrati della Dda.

A riferirlo è l'edizione odierna di Cronache di Caserta, che anticipa alcuni dettagli dell'inizio della collaborazione con la giustizia del capo dei capi della cosca casalese. Una notizia di cui si parlava da qualche giorno in paese ma che avrebbe assunto i crismi dell'ufficialità solo nella giornata di ieri quando le forze dell'ordine si sarebbero recate a casa dei familiari del superboss per proporre il programma di protezione. 

Sandokan, arrestato nel 1998 e condannato all'ergastolo nel maxi processo Spartacus e per diversi omicidi, si trovava al carcere duro. Nel 2018 il primogenito Nicola, che aveva assunto le redini del clan, è stato il primo degli Schiavone a collaborare con la giustizia. Una scelta che è stata seguita dal fratello Walter nel 2021. Ora il padre Francesco, il fondatore del clan dei Casalesi, inizia a svelare ai magistrati i segreti del clan rimasti per quasi 30 anni sepolti sotto una cortina di silenzio. 

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