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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca San Cipriano d'Aversa

Vende auto 'difettosa' e viene picchiato: in due tornano liberi

La coppia di 23enni è a processo in abbreviato per lesioni

Tornano liberi Franco Moccia e Giuseppe Riccardo, entrambi 23enni di San Cipriano d'Aversa, ritenuti responsabili di lesioni personali aggravate e danneggiamento ai danni di un rivenditore d'auto casertano.

È quanto disposto dal gup Simone Farina del tribunale di Napoli Nord dinanzi al quale si sono presentati i due amici nel processo che si sta celebrando con rito abbreviato su richiesta del sostituto procuratore José Criscuolo. Si torna in aula nel mese di febbraio per le discussioni delle parti e la sentenza.

Secondo quanto accertato dalla Procura normanna i due indagati, assistiti dagli avvocati Ferdinando Letizia e Paolo Caterino, in concorso con altri soggetti si sarebbero resi autori di un pestaggio avvenuto all'esterno dell'abitazione del venditore d'auto 41enne.

Ad organizzare la spedizione punitiva Franco Moccia che aveva acquistato una Fiat Idea sulla piattaforma Subito.it. Poco dopo aver formalizzato l'acquisto Moccia aveva notato un malfunzionamento della vettura. Avvisato il venditore del guasto, quest'ultimo gli spiegava che non era suo compito ripararlo giacché non si era verificato prima della vendita. Data la rabbia del Moccia si era poi offerto di consegnargli 100 euro per fronteggiare le eventuali spese di riparazione. Offerta rifiutata.

Seguirono telefonate insistenti e minacce. Nel luglio scorso iniziarono gli appostamenti sotto casa del venditore. Nel mese di agosto si realizzò la spedizione punitiva. Attesero che la vittima arrivasse con la propria auto nel vialetto di casa. Si frapposero con una vettura per impedire di scappare. Uscì dalla macchina Franco Moccia con una mazza da baseball che colpì la vettura. La vittima cercò di fuggire a piedi. Raggiunto venne colpito con calci e pugni anche da Giuseppe Riccardo. Riuscì a scappare dentro casa e lì allertò i soccorsi. La lesione riportata fu un trauma facciale con frattura del setto nasale con prognosi di 20 giorni.

Denunciò l'accaduto alle forze dell'ordine che esitarono nell'arresto dei due indagati già gravati da precedenti nell'ottobre scorso. Entrambi vennero posti in regime di detenzione domiciliare.

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