rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca San Cipriano d'Aversa

Peculato e concussione, finisce l'incubo dell'ex comandante dei vigili urbani

Dopo un lungo iter giudiziario Martino assolto perché "il fatto non sussiste"

Il Giudice Monocratico della Seconda sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Francesca Auriemma, ha assolto, dopo un lunghissimo iter giudiziario partito Pasquale Martino, ex comandante della polizia municipale di San Cipriano d'Aversa che era stato accusato di concussione e peculato. Per il giudice "il fatto non sussiste". Martino era stato accusato di aver utilizzato per fini privati l'autovettura di servizio della polizia municipale e del telefono del comando, e di concussione perché si sarebbe "impossessato delle apparecchiature tecniche di intercettazione ambientale e video ambientale installate all'interno della vettura di servizio e negli uffici del comando".

Per il giudice Martino, unico imputato che ha rinunciato alla prescrizione, deve essere mandato assolto dal reato ascrittogli per non aver commesso il fatto. Dalle indagini, nate per delle vicende legate al clan dei Casalesi, emerge che "Martino non era presente al momento del ritrovamento delle apparecchiature, non compare nelle conversazioni relative alla rimozione delle stesse e soprattutto voleva denunciare il fatto. Viene indicato dai colleghi come l'ipotetico responsabile della loro installzione, finalizzata a controllare i suoi subordinati ed evitare la perpetrazione di reati. E di fatto non aveva interesse alla loro sottrazione". Per il giudice quindi "l'imputato va assolto". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Peculato e concussione, finisce l'incubo dell'ex comandante dei vigili urbani

CasertaNews è in caricamento