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Cronaca Mondragone

Quindicimila cessioni di droga, il boss 'Mangianastri' a capo della gang dello spaccio

L'inchiesta dei carabinieri ha portato all'arresto di 7 persone e 3 indagate. La tangente al ras del clan La Torre per assicurarsi il monopolio

Oltre 15.000 le cessioni di sostanze stupefacenti tra hashish, marijuana, cocaina e crack avvenute nei comuni di Mondragone e Cellole, dal 2021 al 2022, oggetto della maxi operazione dei carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che hanno portato all’esecuzione di 10 misure cautelari emesse dal gip Ambra Ceraboni del Tribunale di Napoli tra cui 2 in carcere e 5 ai domiciliari.

Si tratta di Angelo Gagliardi, 70enne di Mondragone detto Mangianastri elemento di spicco del clan La Torre; Serafino Pietropaolo, 50enne mondragonese; entrambi finiti in carcere. Spediti ai domiciliari Ferdinando Palumbo, 22 enne di Mondragone, Fulvio Mariantoni, 45enne mondragonese; Manuel Miraldi, 22 enne di Mondragone ma residente in provincia di Siena; Oreste Lagnese, 27enne mondragonese; Fabio Orveto, 45enne di Mondragone. L’accusa nei loro confronti è di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, nonchè detenzione illecita di armi e un caso di sequestro di persona a scopo di estorsione.

Nella consorteria criminale figura apicale era rivestita da Angelo Mangianastri Gagliardi che non solo controllava l’attività di spaccio ma individuava di proprio pugno i pusher e ‘galoppini’ assicurando così la sopravvivenza della stessa. L’organizzazione aveva il monopolio nella vendita dello stupefacente e ciò veniva garantito tramite una mazzetta al ‘boss’ di svariate migliaia di euro, conferite allo stesso settimanalmente. Erano talmente ramificati che i sodali riuscivano a sopperire alle continue domande di stupefacente provenienti dai più svariati acquirenti della città mondragonese e limitrofe. Richieste che giungevano ininterrottamente sia di giorno che di notte.

Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati complessivamente oltre 30 chili di sostanza stupefacente, una pistola calibro 7.65 e un fucile sovrapposto, completi di munizionamento. Cinque le persone tratte in arresto, in flagranza di reato, nella fase delle indagini.

Nei prossimi giorni ci saranno i primi interrogatori di garanzia degli indagati. Impegnato tra gli altri nella difesa, l’avvocato Antonio Miraglia.

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