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Cronaca Sessa Aurunca

Ruspe in azione a Baia Domizia, abbattuto immobile abusivo

La Procura ha ordinato la demolizione di un fabbricato di 60 mq in località 'Bocca di Pantano'

Continua la lotta alla cementificazione selvaggia ed illecita in località 'Bocca di Pantano' a Baia Domizia. Un altro immobile cade sotto l'azione delle ruspe su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere. La Procura sammaritana ha emesso un provvedimento di sgombero e contestuale abbattimento di un immobile di circa 60 metri quadrati sito in via Fontanavecchia. Il fabbricato illecitamente edificato iscritto nel RESA nel 2002 è oggetto di ordine di demolizione giudiziale a carico di N. R., 50enne di Marcianise.

La struttura abusiva rientra nel primo scaglione dei 23 manufatti edilizi creati senza alcun titolo o concessione in area sottoposta a vincolo paesaggistico, da radere al suolo su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere. È il quarto manufatto gravato dall'ordine di demolizione disposto a seguito di condanna definitiva. Lo scorso 26 maggio sempre nella stessa località caddero sotto l'azione delle ruspe due immobili.

Dieci immobili compresi nel primo lotto da abbattere sono stati demoliti spontaneamente. Nove gli abbattimenti in programma che chiuderanno la prima trance demolitoria. L'abusivismo incontrollato ed illegale ha portato in località Pantano alla realizzazione della 'cittadella abusiva' con più di 800 unità abitative, finita nel mirino della Procura sammaritana che dovrà esser completamente rasa al suolo.

Le operazioni di demolizioni sono coordinate dal commissariato di Sessa Aurunca con l'ausilio interforze del comando della polizia municipale di Cellole, la stazione carabinieri di Cellole, la guardia di finanza di Mondragone ed i vigili del fuoco. Una ditta privata provvederà al recupero e smaltimento del materiale di risulta.

Il comunicato della Procura

Questa mattina la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha dato notizia della demolizione integrale di un manufatto abusivo,(come già accaduto con diversi manufatti abusivi nel comune di Cellole) ubicato nel Comune di Cellole nella frazione di Baia Domizia alla località “Fontanavecchia”.

Detto manufatto abusivo oggetto di demolizione (con conseguente ripristino dello stato dei luoghi) rientra in zona agricola di forte impatto ambientale, ovvero quella fascia di terreno che si sviluppa parallelamente alla costa, compresa tra il nucleo urbano di Baia Domizia che attraverso la strada denominata Fontanavecchia si collega alla strada statale Domiziana. Il manufatto-villetta, è composto da: un corpo di fabbrica indipendente recintato, caratterizzato da un piano terra, unico livello fuori terra, completo e ultimato e rifinito con infissi e impianti, di una superficie complessiva di 130 mq circa, utilizzato ad uso residenza estiva, costruito in zona privo di reti fognari comunali (elevati rischi igienico sanitario). Lo stesso è coperto da diversi vincoli: vincolo paesaggistico ambientale (D.Lgs.42/04), vincolo idrogeologico, zona agricola, vincolo sismico e di inedificabilità dal piano regolatore comunale.

L’ordine di demolizione, disposto dalla Procura, prevede l’abbattimento del manufatto, l’acquisizione dell’area di sedime sulla quale insisteva il manufatto abusivo, l’attivazione delle procedure tendenti al recupero delle spese giudiziarie nei confronti del costruttore abusivo, l’integrale applicazione della normativa in tema di sicurezza nei cantieri e recupero dei materiali residuati dalle demolizioni.

“La Procura di Santa Maria C.V. continua pertanto nella doverosa attività di demolizione dei manufatti abusivi consentendo, in tal modo, il ripristino dell’integrità del territorio. A tal fine, allo scopo di riaffermare i principi di legalità e giustizia in una provincia in cui a lungo è stata praticata e alimentata invece l’illegalità, è stato riorganizzato e potenziato l’ufficio Demolizione, con personale di polizia giudiziaria, appartenente alla sezione dell’Arma dei Carabinieri, ufficio che coordinerà le procedure per le ulteriori demolizioni dei manufatti abusivi insistenti in Provincia di Caserta. L’attività di demolizione, come in genere l’attività di repressione/prevenzione, in realtà, sensibilizza le comunità a un uso del territorio appropriato e rispettoso; le demolizioni trasmettono il segnale inequivocabile che l’abusivismo viene combattuto fino in fondo e che, soprattutto, non è conveniente.

Peraltro, la Procura, nell’individuazione dei manufatti abusivi da abbattere utilizza dei criteri di priorità, di natura oggettiva e predeterminata, che non rispettano il solo ordine cronologico, ma che tengono conto del bilanciamento dei beni/interessi costituzionalmente rilevanti in gioco (il bene/valore dell’ambiente, della salvaguardia del territorio (vincoli), dell’uguaglianza sostanziale, dell’equità, della ragionevolezza e solidarietà sociale, nonché della funzione della proprietà”.

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