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Cronaca Casal di Principe

Due arresti da parte della Squadra Mobile tra cui il custode di armi per conto del clan 'dei Casalesi'

Casal di Principe - Nel pomeriggio di ieri, la Squadra Mobile ha eseguito un'O.C.C.C. emessa dall'Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Procura Antimafia partenopea, in relazione al reato di detenzione di armi...

Nel pomeriggio di ieri, la Squadra Mobile ha eseguito un'O.C.C.C. emessa dall'Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Procura Antimafia partenopea, in relazione al reato di detenzione di armi clandestine e di più armi comuni da sparo, condotte aggravate dal fine di agevolare l'organizzazione di stampo mafioso denominata clan "dei casalesi", nei confronti di: Maiello Umberto, nato a Casal di Principe (Caserta) il 06.06.1959, ivi res., pregiudicato, detenuto; Mazziotti Salvatore, nato a Napoli il 23.01.1967, commerciante, detenuto.
La misura è frutto degli approfondimenti investigativi effettuati a seguito dell'esecuzione, il 23 ottobre 2013, di un provvedimento di Fermo, emesso dalla Procura Antimafia di Napoli per estorsione aggravata dal metodo mafioso, nei confronti di Baldascini Antonio, nato a Casal di Principe il 20.04.1961; Maiello Umberto, nato a Casal di Principe il 06.06.1959; Puoti Francesco, nato a Casal di Principe il 30.05.1973, e Schiavone Vincenzo, nato a Casal di Principe il 06.03.1966.
Infatti, in quel contesto, a seguito di mirate perquisizioni domiciliari, la Squadra Mobile arrestava in flagranza di reato, per detenzione illegale di armi da sparo, il citato Mazziotti Salvatore e la moglie D'Angelo Immacolata, nata a Napoli il 19.12.1970, presso la cui abitazione, ubicata in Casal di Principe, via Arezzo nr. 28, venivano sequestrate: una pistola semiautomatica cal. 22 con caricatore munito di nr. 6 cartucce; una pistola semiautomatica cal. 6 e una pistola a tamburo priva di contrassegni, oltre a 124 cartucce di vario calibro.
Le conseguenti indagini appuravano che le armi erano state affidate in custodia al Mazziotti proprio dall'affiliato Maiello Umberto. Pertanto, la D.D.A. di Napoli, a seguito della convalida dell'arresto e della emissione di ordinanza cautelare da parte del G.I.P. presso il Tribunale di Napoli Nord che, contestualmente, si dichiarava incompetente per la riconosciuta contestazione dell'aggravante ex art. 7 L. 203/91, formulava richiesta di applicazione di analoga misura restrittiva all'Ufficio del G.I.P. di Napoli, puntualmente accolta, nei confronti dei prefati Mazziotti e Maiello, già detenuti rispettivamente presso le C.C. di Napoli-Poggioreale e di S. Maria C.V.

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