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Domenica, 28 Aprile 2024
Servire non servirsi

Servire non servirsi

A cura di Giuseppe Simeone

Teologia della Chiesa locale, dal Vaticano II alla sfida della sinodalità

La pubblicazione di don Marco Pascarella raccoglie i frutti della sua ricerca dottorale

I primi due capitoli realizzano un’indagine storico-teologica per quanto riguarda la dimensione locale della Chiesa. Il terzo e il quarto capitolo si prefiggono l’obiettivo di presentare la teologia della sinodalità e il legame costitutivo tra quest’ultima e la Chiesa locale.

“Una lettura attenta della ricerca – scrive nella prefazione S.E. Erio Castellucci Arcivescovo Abate di Modena-Nonantola e Vescovo di Carpi Presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale Vice Presidente della CEI - mostra il discorso inerente la materia sinodale non come un qualcosa a sé stante, sganciato dal tutto e dagli elementi che generano la Chiesa, ma quale carattere ontologico della Chiesa stessa, sussistente nelle Chiese locali. Questo è il fulcro del libro. La Chiesa locale è dunque l’ambito dal quale ripartire per ridisegnare il volto di tutta la Chiesa, conferendo ad essa i tratti di un’autentica sinodalità. Per questo, parafrasando LG 23, si potrebbe dire che la sinodalità esiste nelle e a partire dalle chiese locali”.

Un lavoro bello e approfondito quello di don Marco Pascarella, sacerdote originario di Santa Maria Capua Vetere, che può servire per comprendere il significato della sinodalità. Tanti sono gli spunti importanti, a nostro avviso, offerti dall’autore ma vogliamo qui evidenziane due di cui don Marco scrive nelle sue conclusioni; il primo è se gli attuali Seminari garantiscono una formazione per i futuri sacerdoti portata avanti conservando il legame di ciascuno con la propria Chiesa e il proprio vescovo, essendo questi i protagonisti della formazione indirizzata ai futuri presbiteri. Il secondo è che bisogna dare ai laici il posto che spetta loro; però, si è consapevoli che nelle parrocchie, nelle diocesi e nei Movimenti, girano spesso battitori liberi.

“È interessante rilevare che, dal Vaticano II in poi, la teologia della chiesa locale e quella dei laici, - ci spiega don Marco Pascarella - abbiano conosciuto uno sviluppo intrecciato. Oggi, più che mai, si avverte il bisogno di restituire al laico la sua propria vocazione nella chiesa che scaturisce dal battesimo e che lo investe di una responsabilità che va oltre la mera “collaborazione”. Ora, ciò può avvenire laddove la chiesa si realizza, in contesti locali, diocesi e parrocchie in primis. Segnali importanti in questa direzione, stanno emergendo dal processo sinodale in atto voluto da Papa Francesco, teso a riscoprire la sinodalità nella vita della chiesa: esso, prima ancora dei suoi risultati, appare già come un evento che investe tutto il popolo di Dio, iniziando dalle singole Chiese unite a quella di Roma che presiede nella Carità”.

Don Marco Pascarella è presbitero dell’Arcidiocesi di Capua. Dopo aver frequentato il Pontificio Seminario Campano Interregionale di Napoli e la PFTIM (sezione “San Luigi”), dove ha conseguito il Baccalaureato in Sacra Teologia, ha ottenuto la Licenza e il Dottorato in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma. Attualmente è docente incaricato di Teologia trinitaria presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Ss. Apostoli Pietro e Paolo” - Area casertana (Capua). Insegna Religione all’ISISS “Amaldi-Nevio” di S. Maria Capua Vetere. È Amministratore parrocchiale di “San Pietro Apostolo” in Capua, delegato arcivescovile per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso e referente diocesano per il Sinodo.

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