rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
CasertaNews

CasertaNews

Redazione

Legambiente bilancio di Goletta Verde 2016 :In Campania un punto inquinato ogni 23,5 km di costa

Mondragone - Un punto inquinato ogni 23,5 km di costa, ancora una volta sotto accusa la mancata depurazione. Dei 31 punti monitorati dal laboratorio mobile di Goletta Verde di Legambiente, il 64% è risultato inquinato o fortemente inquinato. Nel...

Un punto inquinato ogni 23,5 km di costa, ancora una volta sotto accusa la mancata depurazione. Dei 31 punti monitorati dal laboratorio mobile di Goletta Verde di Legambiente, il 64% è risultato inquinato o fortemente inquinato. Nel mirino ci sono sempre canali, foci di fiumi e torrenti che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati. Una situazione ben nota che in alcuni casi raggiunge record assoluti: alcuni dei punti monitorati da Legambiente risultano ormai inquinati per il settimo anno consecutivo: la foce del torrente Savone a Mondragone; la foce del Regi Lagni, lo sbocco del canale di Licola, la foce Lagno vesuviano, la foce del fiume Irno e del fiume Sarno.

Ecco la fotografia per la Campania scattata dal resoconto finale del viaggio di Goletta Verde 2016, la storica campagna estiva di Legambiente,realizzata grazie al sostegno del Consorzio obbligatorio degli oli usati (COOU) e dei partner tecnici NAU e Novamont.

I punti di prelievo sono stati selezionati grazie al lavoro dei circoli di Legambiente e alle segnalazioni dei cittadini giunte attraverso il servizio SOS Goletta. Il monitoraggio di Goletta Verde ha l’obiettivo di rilevare e denunciare la presenza di scarichi non depurati che continuano a riversarsi in mare e non vuole sostituirsi a quello delle autorità preposte ai controlli sulla balneazione. Proprio per questo, i prelievi sono concentrati nei punti critici: foci di piccoli e grandi corsi d’acqua, di fossi, canali e scarichi, che costituiscono i principali veicoli dell’inquinamento da batteri fecali in mare, dove sussiste il “maggior rischio” di contaminazione.

I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto del ministero della Salute del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.

Gli scarichi non depurati sono i peggiori nemici del turismo. E La Campania detiene la maglia nera per le infrazioni accertate sul fronte degli scarichi e del mare inquinato con 794 infrazioni accertate, con un incremento del 59% rispetto alle infrazioni dello scorso anno, con 850 tra persone denunciate e arresti(erano 616 nel 2014) e 299 sequestri. Illeciti che riguardano relativamente a impianti di depurazione non a norma, scarichi non allacciati alle fognature perché provenienti da case abusive, alberghi e abitazioni private che scaricano direttamente in mare o sversamenti illegali di residui industriali direttamente nei corsi d'acqua.

Del resto- denuncia Michele Buonomo presidente di Legambiente Campania - nei confronti dell’Italia grava una procedura di infrazione proprio riguardo alla depurazione e alla Campania, purtroppo, spetta un posto di primo ordine in termini di numero di agglomerati depurativi posti sotto la lente. Dagli ultimi aggiornamenti risultano infatti 108 su 151 gli agglomerati della Campania cui viene contestata la non conformità ai dettami della direttiva comunitaria sulla depurazione. Inadeguatezza che secondo i calcoli del Governo, comporterebbe, a partire dal 2016 e fino al completamento degli interventi di adeguamento richiesti, una multa di 21 milioni di euro all’anno.

foto di Anna Paola Montuoro per Legambiente

Si parla di

Legambiente bilancio di Goletta Verde 2016 :In Campania un punto inquinato ogni 23,5 km di costa

CasertaNews è in caricamento