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Scuola Lusciano

La scuola resta chiusa: "Inizio dell'anno con i doppi turni"

L'annuncio del sindaco Esposito dopo il crollo della media Foscolo dello scorso giugno

I genitori degli alunni della scuola media ‘Ugo Foscolo’ di Lusciano dovranno mettersi l’anima in pace e organizzarsi: il plesso resterà chiuso almeno fino ad ottobre e quindi si procederà con i doppi turni presso la scuola elementare.

E’ questo quello che emerso dalla riunione di stamattina in Municipio convocata dal sindaco Nicola Esposito. Nella sala giunta del Comune si è parlato della sicurezza nella scuola media di via della Resistenza, dopo il crollo del cornicione dei primi mesi di giugno. Al tavolo dei relatori anche l’assessore ai Lavori Pubblici, Marco Valentino; l’assessore alla Pubblica Istruzione Luisa Mottola; l’ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico Antonio Manzella; il tecnico incaricato della verifica strutturale dell’istituto, ingegnere Giuseppe Russo. Tra il pubblico il geometra dell’Ufficio Tecnico Comunale Gioacchino Gabriele e il responsabile della sicurezza dell’istituto di viale della Resistenza, giunto in rappresentanza del dirigente scolastico, insieme con la vice presidente del Consiglio d’Istituto.

“Ci rivedremo tutti insieme il prossimo 27 agosto col dirigente scolastico, il referente per la sicurezza, il consiglio d’Istituto e tutti i genitori che vorranno intervenire, per una corretta pianificazione”, ha detto il sindaco Esposito. “La relazione dei vigili del fuoco ha evidenziato come non fossero presenti segni di cedimento. Dunque è stato un evento di cui nessuno si sarebbe potuto accorgere prima. Abbiamo contattato i migliori tecnici e agenzie, che hanno predisposto i dovuti controlli. Purtroppo i risultati delle verifiche non saranno disponibili prima della metà di ottobre e, dunque, fino ad allora sarà necessario attivare il ‘piano B’ con la predisposizione dei doppi turni. Come già avvenuto per le altre scuole – per quella di via Boccaccio abbiamo ottenuto un finanziamento di 770mila euro – anche in questo caso ci siamo già attivati presso la Regione per chiedere i fondi per sostenere i costi”.

L’ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico Antonio Manzella ha invece riferito che “il plesso è stato costruito nel 1970, con tecniche di progettazione corrette per l’epoca e collaudato; il collaudo, di regola, vale sempre e non deve essere più effettuato, come avviene per le nostre abitazioni. La scuola “Ugo Foscolo “ è dunque a posto dal punto di vista esecutivo, per le caratteristiche che doveva avere allora. A seguito del nostro sopralluogo abbiamo notato come il cornicione non presentasse lesioni in alcun punto. Ovviamente bisogna calcolare il rischio, nel caso si verificasse una scossa sismica di maggiore entità. Ci siamo accorti, inoltre, come il cornicione avesse un corpo aggiunto, previsto nel progetto preliminare ma inserito successivamente, ossia un manufatto in calcestruzzo armato, con funzione – non appropriata - di grondaia. Con il tempo l’acqua si è diffusa nel calcestruzzo e aggredito l’armatura in ferro, determinando un’ossidazione che ha provocato la spaccatura. Ora è necessario effettuare una verifica di vulnerabilità”.

Ad occuparsi di questo aspetto è l’ingegnere Giuseppe Russo, che ha spiegato ai presenti che “bisogna verificare se siano necessari provvedimenti strutturali e/o progetti di consolidamento. La norma però dice che, nel caso venga accertata la resistenza ai carichi verticali, si possano riprendere i lavori dell’anno scolastico, ferma restando la necessità di predisporre contestualmente gli interventi di adeguamento sismico. La ditta ci ha dato la disponibilità per i primi di settembre per predisporre tutte le prove strutturali sull’edificio. I risultati saranno dunque disponibili dopo circa un mese e mezzo”.

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