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Venerdì, 26 Aprile 2024
Scuola Piedimonte Matese

IV edizione della Giornata di Salute Mentale

Piedimonte Matese - Il Dipartimento di salute Mentale CE/1 di Piedimonte Matese, ha organizzato, mercoledì 5 dicembre presso l’Istituto Professionale Alberghiero “V.Cappello”, la IV^ edizione della Giornata di Salute Mentale sul tema...

Il Dipartimento di salute Mentale CE/1 di Piedimonte Matese, ha organizzato, mercoledì 5 dicembre presso l’Istituto Professionale Alberghiero “V.Cappello”, la IV^ edizione della Giornata di Salute Mentale sul tema: “dall’Interazione all’Integrazione”. Una giornata ricca di appuntamenti che prevede alle ore 9.00 “Percorsi Esperenziali Antidepressivi” a cura del Gruppo teatrale U.O.S.M., alle ore 9,30 un commento del Dott. Demetrio Perperidis, alle ore 10,00 il saluto delle autorità presenti, alle ore 10,15 Il Dott. Luigi Carizzone, Coordinatore UU.OO.SS.MM. A.S.L. CE/1, introdurrà i lavori a cui è previsto l’intervento di qualche familiare e la discussione su “Interazione ed integrazione nei processi riabilitativi” con interventi del Dott. Demetrio Perperidis, Coordinatore CC.SS.MM. A.S.L. CE/1; del Dott. Fabrizio Ferraiuolo, responsabile S:P.D.C. A.S.L. CE/1: del Dott. Emilio Filetti Responsabile S.I.R. ASL CE/1, del Dott. Michele De Vito Responsabile C.S.M. - U.O.S.M. 43-43 ASL CE/2; della Dott.ssa Cristiana Ferrucci Medico Dirigente U.O.S.M. 30-31 ASL CE/1; del Dott. Giuseppe Cinotti Medico Dirigente U:O:S:M: 30-31 ASL CE/1 e del Dott. Gianluca Di Baia Psicologo. La giornata sarà conclusa da una esibizione del gruppo di ballo dell’U.O.S.M. di Piedimonte Matese e da un intrattenimento musicale con il gruppo “Argento vivo 22” dell’U.O.S.M. Teano,Marcianise e Piedimonte Matese.
La riabilitazione psichiatrica si basa sulla consapevolezza che ogni persona, affetta da malattia mentale, non è completamente distaccata dalla realtà, ma vi sono dei ponti tra il suo mondo interno ed il mondo esterno in cui è immerso quotidianamente. E’ su questi ponti, sulle parti non ancora compromesse, sulle parti “sane” che lavora la riabilitazione. L’obiettivo da raggiungere non deve essere unicamente l’assenza di manifestazioni patologiche, quali i deliri, ma il raggiungimento del più elevato grado di autonomia possibile per quel paziente, in relazione alla sua storia, alle sue abilità, alla gravità della malattia, alla natura della sintomatologia, al contesto relazionale familiare e sociale in cui vive. È necessario che l’equipe curante intervenga al fine di far riacquistare o di impedire la perdita delle abilità della vita quotidiana (cura di sé, del suo ambiente, della sua alimentazione), ma anche della capacità di comunicare e di esprimersi. La Teatroterapia, ci hanno spiegato i responsabili, dà l’opportunità al paziente di riscattarsi dal ruolo di soggetto incapace di inserirsi nel contesto sociale a cui appartiene, gli permette di agire da protagonista ed esprimere le sue idee, anziché subire le scelte altrui (terapeuti e familiari); gli fornisce un’occasione di successo e di riscatto dallo stigma sociale attraverso la dimostrazione della sua capacità di collaborare con altri per realizzare qualche cosa di concreto e condivisibile con gli spettatori.

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