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Trattamento Arteriopatia ostruttiva periferica alla San Michele

Maddaloni - L'arteriopatia ostruttiva cronica - provocata dalla riduzione del flusso del sangue lungo le arterie malate - evolve frequentemente nell'ischemia critica degli arti inferiori e può portare all'amputazione. "Sebbene la terapia...

L'arteriopatia ostruttiva cronica - provocata dalla riduzione del flusso del sangue lungo le arterie malate - evolve frequentemente nell'ischemia critica degli arti inferiori e può portare all'amputazione. "Sebbene la terapia chirurgica e/o endo-vascolare abbia ridotto l'incidenza di amputazioni, nell'ischemia critica dell'arto inferiore permane elevata (25%) e in aumento, dato l'invecchiamento della popolazione e l'incremento dell'incidenza del diabete", fa notare il cardiochirurgo Salvatore Senese della Casa di Cura "San Michele" di Maddaloni (CE), dove il trattamento dell'arteriopatia ostruttiva periferica viene effettuato con tecniche all'avanguardia e con esiti entusiasmanti. L'ultima paziente che ha affrontato serenamente l'impianto delle cellule mononucleate, giovandosi subito del trattamento, ha espresso anche il desiderio di raccontare il suo percorso clinico: "Sono giunta all'osservazione dei sanitari della San Michele dopo un iter molto lungo. Ero da tempo sofferente per i danni che il diabete mi aveva causato, soprattutto agli arti inferiori", spiega la signora L.P., di 71 anni che, dopo diversi interventi chirurgici per una lesione al tendine di Achille della gamba destra, che le avevano residuato una brutta e soprattutto dolente ulcera calcaneare, si accompagnava nella deambulazione necessariamente con un bastone. "Fiduciosa del team medico ed infermieristico della Casa di Cura di Maddaloni, ho deciso di sottopormi all'impianto delle cellule mononucleate. Al controllo ambulatoriale, effettuato dopo circa una settimana dal primo trattamento, stavo talmente bene da dimenticare in un angolo dell'ambulatorio il mio fidato bastone".
"Da molto tempo è noto che pazienti affetti da malattie vascolari ischemiche tendono spontaneamente a sviluppare vasi collaterali bypassando l'occlusione. L'impianto di cellule autologhe ad alta capacità angiogenica e vasculogenica - sostiene il dr. Senese - rappresenta un nuovo approccio terapeutico nel trattamento dell'arteriopatia periferica (PAD), in particolare nel caso di ischemia critica d'arto (CLI)".
Il primo momento dell'efficacia terapeutica è rappresentato dal netto miglioramento della sintomatologia ischemica con riduzione e/o scomparsa del dolore nel 60/70% dei pazienti; anche la percentuale di amputazione dell'arto è notevolmente ridotta.

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