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Lunedì, 29 Aprile 2024

Bisca clandestina nell'ex ristorante vicino al tribunale: sequestrati 45mila euro | VIDEO

Formalmente era la sede di un'associazione culturale ma al suo interno si giocava d'azzardo. E' quanto emerso nel corso del blitz dei carabinieri in via Francesco Lugnano, a due passi dal Comune e dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere. 

Gestore e clienti già beccati a San Prisco

La bisca era ubicata in un ex ristorante - chiuso da tempo - preso in fitto da un 62enne di Caserta che aveva precedenti specifici in materia di gioco illegale. Il promotore della bisca, infatti, lo scorso mese di marzo era stato beccato - sempre dai carabinieri di Santa Maria Capua Vetere - a gestire un'altra bisca, a San Prisco. Sia lui sia molti dei suoi clienti sono stati pizzicati anche nella notte tra giovedì e venerdì a Santa Maria Capua Vetere. Nel complesso sono state denunciate 20 persone. 

Il sistema di scatole cinesi per evitare controlli

Particolare la struttura della bisca, protetta da porte blindate ed anticamere. Un vero sistema di scatole cinesi che avrebbe permesso agli avventori di poter nascondere denaro e puntate di gioco in caso di arrivo di forze dell'ordine. Dall'accesso in un'anticamera, in cui il giocatore veniva identificato, si accedeva infatti ad una seconda stanza e poi solo successivamente a quella dove si giocava materialmente.

Il passaparola per 'pubblicizzarla'

Le indagini non hanno evidenziato le modalità con cui la bisca veniva pubblicizzata. L'ipotesi è quella del passaparola tra frequentatori che si conoscono tra di loro. Insomma, con sempre meno locali a disposizione, nell'ambiente del gioco d'azzardo quella di Santa Maria Capua Vetere era una bisca nota e che andava avanti già da un po' di tempo.

Sequestrati 45mila euro e un orologio al tavolo della Zecchinetta

A far scattare il blitz una segnalazione all'Arma. All'arrivo dei carabinieri gli avventori - provenienti da Caserta e Napoli - erano intenti a giocare a 'Zecchinetta', uno dei giochi d’azzardo più famosi a Napoli che, secoli fa, era particolarmente praticato negli ambienti malavitosi. I frequentatori della bisca non sono risultati particolarmente abbienti anche se la quantità di denaro sequestrato in seguito alla perquisizione - oltre 45mila euro - lascerebbe pensare il contrario. Sequestrato anche un orologio di valore trovato tra i contanti nascosti al momento dell'irruzione dei carabinieri. Una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella che dietro le apparenze di redditi medio-bassi vi siano persone con grandi disponibilità di denaro contante. 

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