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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Terra fuochi: 240 detective saranno formati per contrastare i roghi

Caserta - Duecentoquaranta uomini delle forze dell'ordine e della polizia locale saranno appositamente formati per contrastare il fenomeno della combustione dei rifiuti nella cosiddetta 'Terra dei Fuochi'. E' quanto fa sapere il viceprefetto...

Duecentoquaranta uomini delle forze dell'ordine e della polizia locale saranno appositamente formati per contrastare il fenomeno della combustione dei rifiuti nella cosiddetta 'Terra dei Fuochi'. E' quanto fa sapere il viceprefetto Donato Cafagna, incaricato per il fenomeno dei roghi di rifiuti tossici in Campania. Il percorso di formazione avrà una durata di tre mesi. Al termine gli operatori prenderanno parte anche ad un laboratorio operativo.

“Sono bastate 24 ore per assistere ad un copione già visto, con le solite speculazioni sul dramma di una popolazione. E nella contrapposizione di dati, studi, teorie in poche ore si passa dalla drammaticità al negazionismo creando ancora piu' confusione. E nonostante le rassicurazioni dell'ultim'ora , i rischi sanitari sono sempre più evidenti e ancora una volta i soli a pagare sono i cittadini. Le bonifiche di questo territorio sono tutte al palo: degli oltre 2000 siti inquinati censiti all'interno del perimetro dell’ex sito di interesse nazionale, Litorale Domitio Flegreo e Agro Aversano, solo per lo 0,2% sono stati fatti o sono in corso le attività di bonifica, solo il 21,5% è stato caratterizzato e analizzato, mentre per circa il 74% non è stata ancora svolta nessuna attività. Davanti a questi dati, una cosa è chiara ed inconfutabile il popolo inquinato e la parte sana dell'economia non possono più aspettare.” In una nota Michele Buonomo, presidente Campania commenta la pubblicazione dei dati dell' Istituto Superiore Sanità sui comuni della Terra dei Fuochi

"Terra dei Fuochi è tema nazionale ma serve nuovo indirizzo. Misure ancora inadeguate. Priorità stop roghi illegali e scarichi da economia sommersa. 450 milioni per ecoballe non spengono terra dei fuochi! Folle bonificare e non fermare roghi. Situazione grave ma su dati ISS è polemica strumentale per interessi politici opachi su sanità e bonifiche. Polemiche su dati non fermano inquinamento e i roghi continuano. Istituzioni non più credibili senza stop a criminali che devastano territorio. Tutto il resto è strumentale. Con associazione fatto percorso istituzionale inascoltato. Abbiamo chiesto incontro al Premier Renzi. Si faccia portatore nostre proposte ferme in Commissione al Parlamento. Popolazione sfiduciata Governo e Istituzioni rischiano ulteriore perdita di credibilità. Problemi identici da anni. Si intervenga con contezza. Urge nuovo approccio. Inquinamento dà ricadute pesanti su salute dei residenti ed economia del sistema paese. Il 16 gennaio convocato sit-in alla Reggia di Caserta". Così in una nota Angelo Ferrillo, portavoce della storica associazione che da anni denuncia e propone soluzioni per spegnere definitivamente la terra dei fuochi.

“Sono tante le speculazioni che ci sono state, che ci sono e che ci saranno sulla Terra dei fuochi, ma quelle politiche, messe in piedi da chi ha avuto la possibilità di fare e non ha fatto, sono le peggiori e sono insopportabili”. Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “è davvero assurdo che gli esponenti di quel centrodestra che era al Governo regionale negli anni in cui è emerso, in tutta la sua drammaticità, il problema della terra dei fuochi non ha fatto nulla, sottovalutandolo o affrontandolo in maniera sbagliata, ora si atteggino a professori e diano giudizi sul lavoro che sta portando avanti la Giunta De Luca, che sta passando dalle chiacchiere ai fatti concreti”. “I problemi della terra dei fuochi non li risolvono di certo le chiacchiere di chi poteva fare e non ha fatto nulla” ha concluso Borrelli per il quale “risolvere l’emergenza della terra dei fuochi è una delle priorità di questa Amministrazione e l’opposizione, invece di parlare a vuoto, farebbe bene a fare un mea culpa e collaborare per risolvere il problema che loro hanno permesso che si consolidasse”.

Prima le bonifiche poi le ecoballe". Così Massimo Grimaldi, consigliere regionale del gruppo Caldoro presidente. "Bisogna bonificare i territori, concordo con la tesi di Stefano Caldoro. I dati emersi in queste ore - sottolinea - sono preoccupanti è confermano che c'è un intervento immediato da fare. Non c'è un euro sulle bonifiche, manca una strategia. Si distrugge il territorio per una seconda volta così". "Siamo davanti ad un malato grave. Bisogna curare prima il cancro - ricorda il consigliere - e poi la ferita vistosa.

Serve questa determinazione e questo coraggio, non le passerelle". «Gli ultimi dati forniti dall’Istituto superiore di sanità, nell’ambito dell’aggiornamento del rapporto sulla situazione epidemiologica nei 55 comuni della cosiddetta ‘Terra dei fuochi’, sono tutt’altro che tranquillizzanti. Tanto è stato fatto, ma non bisogna fermarsi assolutamente. Stiamo già lavorando per mettere in campo dei progetti per affrontare i problemi legati all’emergenza ambientale in Campania». A parlare è il consigliere regionale di ‘Campania libera – Psi – Davvero Verdi’ Luigi Bosco che continua affermando: «A breve organizzeremo un convegno sull’argomento. Al tavolo dei relatori siederanno soprattutto esperti che ci aiuteranno ad analizzare gli ultimi dati forniti dall’Istituto superiore di sanità. Con questa iniziativa puntiamo a diffondere sempre di più tra i cittadini della Campania la prevenzione. Progetti come quello della Fondazione Italiana per la Lotta alla Obesità Infantile, realizzato lo scorso Natale in provincia di Caserta, e quelli di altre associazioni, sono fondamentali per accrescere la domanda di prevenzione in tutta la Campania. Del resto, proprio la prevenzione è uno dei pochissimi mezzi nelle mani dei medici per combattere ogni tipo di malattia. Per favorire tale fenomeno, sono importanti le campagne di sensibilizzazioni. Il nostro obiettivo – conclude il consigliere regionale Luigi Bosco – è quello di diffondere sempre di più queste procedure tra la popolazione della Campania».
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