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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Redazione

L'assoluta necessità di intervenire sui comportamenti devianti conseguenti all'abuso del gioco

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, torna a parlare di gioco d'azzardo sottolineando che il nostro non è evidentemente uno Stato etico, ma che non per questo significa che non si debba fare una strenue lotta vera e reale contro i...

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, torna a parlare di gioco d'azzardo sottolineando che il nostro non è evidentemente uno Stato etico, ma che non per questo significa che non si debba fare una strenue lotta vera e reale contro i comportamenti devianti. Per questo motivo, continua il Ministro, è stata vietata la promozione del gioco in TV, tra i minori, online e questo discorso accalora il Ministro e la discussione si accende anche in Parlamento quando si accosta il gioco alla legalizzazione della cannabis.

Infatti, durante la presentazione della proposta di legge e della lista casino online su Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati parecchi deputati prendono al volo l'occasione per parlare di gioco d'azzardo. Accostano la legalizzazione della cannabis al gioco, gravissimo problema, in quanto si teme che si possa ripetere l'insuccesso di una legalizzazione pensata per combattere l'illegalità e che, purtroppo, deve fare i conti con le infiltrazioni criminali nel gioco legale. La paura è tanta, quindi, e l'esperienza della legalizzazione del gioco d'azzardo, o comunque l'avvio di una forma molto più diretta e sentita di controllo da parte dello Stato, ha determinato secondo il parere di alcuni Ministri l'aumento del gioco d'azzardo ed anche di tutto l'insieme che vi gravita attorno, del valore complessivo del settore e, quindi, delle risorse che vengono assegnate e spese dagli utenti. Si è anche passati alla modifica del giocatore tipo che è passata da quella di età superiore ai sessantíanni, e di estrazione sociale medio alta, ad una di età assai più bassa, ma sopratutto appartenente ad una categoria sociale molto meno agiata ed economicamente meno forte di quella a cui appartenevano inizialmente i giocatori. Un degrado, insomma, preoccupante che è stato anche favorito dalla diffusione indiscriminata del gioco online, agevolmente accessibile a mezzo degli strumenti tecnologici sempre più avanzati e sempre più presenti presso il pubblico giovane e giovanissimo che risulta esserne quasi dipendente visto che vi passa gran parte della giornata collegato. Questo abbassamento dell'età dei giocatori e della condizione economica è un dato che deve preoccupare anche perchè di contro non si è avuto sul territorio quel risultato di contrasto alle azioni criminali che nel gioco d'azzardo continuano a stazionare in benessere. Gli sforzi dello Stato per aiutare i siti di casino legali non sono stati sufficienti a scalfirne la presenza sul territorio e la criminalità continua imperterrita a gestire il gioco illegale nel quale tanti, tantissimi cadono con le conseguenze che ormai tutti conoscono di poter entrare nel gioco problematico che deve essere affrontato e prevenuto in tutte le forme possibili. Lo Stato non può esimersi dall'intervenire sul gioco patologico in maniera più forte, coordinata, rispettosa di coloro che ne sono colpiti, cercando di offrire assistenza nel modo più presente possibile. Insomma, lo Stato deve fare lo Stato e deve proteggere i cittadini che sbagliano anche perchè si trovano a combattere una cosa che lo stesso Stato ha reso legale e lecita. I cittadini devono sentirsi protetti anche nella loro dipendenza, possono aver sbagliato nella mancanza di responsabilità nell'approcciarsi al gioco d'azzardo, ma non possono essere abbandonati proprio da chi li dovrebbe assistere e proteggere.
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L'assoluta necessità di intervenire sui comportamenti devianti conseguenti all'abuso del gioco

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