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Lunedì, 29 Aprile 2024
Formazione Sant'Arpino

La sfida del ricercatore casertano: negli Stati Uniti per sconfiggere i tumori

Con altri 25 studiosi ha ricevuto 200mila dollari per studiare alcune infiammazioni croniche nello sviluppo e diffusione di una classe di tumori che vengono definiti cromosomally unstable, cioè instabili dal punto di vista cromosomico

Emanuele Lettera, ricercatore di Sant'Arpino di 34 anni, è un talento del casertano che si è posto all’attenzione della comunità scientifica internazionale. Diplomatosi al Liceo Scientifico “C. Miranda” di Frattamaggiore, si laurea con lode all’Università di Tor Vergata in Biologia cellulare e molecolare, vivendo le sue prime esperienze universitarie all’Istituto Nazionale per la Cura del Tumori “Pascale” di Napoli e presso l’industria farmaceutica 'Pharma Mar Sa' di Madrid, svolgendo tesi sperimentali. Dopo la laurea svolge ricerche presso l’Istituto Farmacologico “Mario Negri” di Milano dove vince il concorso di Dottorato di Ricerca Internazionale in Medicina Molecolare al San Raffaele di Milano. Vince un premio all’EMBL, Laboratorio europeo di Biologia Molecolare di Heidelberg in Germania e il premio 'Travel Awards 2019' a San Francisco per i suoi progetti di ricerca.

Dopo aver conseguito il dottorato con lode inizia il lavoro di ricercatore presso il “Memorial Sloan Kettering Cancer Center” di New York. Qui, dopo le prime pubblicazioni su riviste scientifiche di fama internazionale, un suo progetto di ricerca viene finanziato dal CRI, Cancer Research Institute, uno dei più prestigiosi degli Stati UNiti. Il dottor Lettera ottiene grazie a questo progetto circa 200mila dollari per la durata di 3 anni. Questo 'Grant' viene dato ai più promettenti giovani scienziati nel campo dell’immunologia di base ed oncologica. Emanuele, insieme ad altri 25 ragazzi di tutto il mondo, ha ricevuto questo importante supporto economico che sosterrà la sua ricerca per i prossimi anni. 

Nel dettaglio studierà il ruolo dell’infiammazione cronica nello sviluppo e diffusione di una classe di tumori che vengono definiti cromosomally unstable, cioè instabili dal punto di vista cromosomico. Lo scopo è sviluppare nuovi approcci terapeutici per migliorare l’efficacia dell’immunoterapia, oggigiorno una delle principiali forme di trattamento contro i tumori. Il giovane ricercatore afferma che "la scienza rivoluzionaria ha dato ai ricercatori, medici e pazienti nuove speranze nella lotta contro il cancro. Con le recenti scoperte siamo più vicini che mai a trasformare i tumori in malattie curabili".

A lui vanno i più sinceri complimenti per aver dato lustro al territorio casertano!

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