Il 'noir' di Piera Carlomagno alla libreria Spartaco
Piera Carlomagno tesse nel noir «Il taglio freddo della luna», edito da Solferino, una magistrale trama di ombre. Gli appassionati del genere, chi conosce e apprezza il fascino della Lucania, i lettori che amano la suspense non possono mancare all'appuntamento di sabato 18 febbraio alle ore 18 nella Libreria Spartaco in via Martucci 18 a Santa Maria Capua Vetere. Conosceranno, se non l'hanno già fatto, l’indomita Viola Guarino, anatomopatologa e un po’ strega, chiamata a fare luce su un nuovo caso. Dialoga con l’autrice Francesca della Ratta, avvocata, presidente Associazione DifferenteMente APS. Intervengono Maria Rosaria Lembo, avvocata, tesoriera DifferenteMente APS; Luciana Basilica, consigliera dell’Ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere.
La scrittrice
Piera Carlomagno è giornalista professionista e scrive sul «Mattino»; con il romanzo "Una favolosa estate di morte", edito da Rizzoli, ha vinto il premio Romiti di «Ombre», sezione Emergenti, al Caffeina Festival di Viterbo. EÌ direttrice artistica del SalerNoir Festival, che nell’estate del 2022 eÌ giunto all’ottava edizione. EÌ laureata in cinese e ha tradotto un’opera teatrale del premio Nobel Gao Xingjian. Con Solferino ha già pubblicato "Nero lucano" (2021).
Il romanzo
Gli ultimi istanti di quiete, l’ultimo lampo di spensieratezza: eÌ l’inizio del pranzo di fine estate che Marina Pietrofesa Cortese, matriarca ottantenne, ha imbandito per la famiglia, in uno degli eleganti lidi della costa ionica lucana. Certo eÌ strano che Wlady, nipote prediletto di Marina, non sia arrivato, ma la sua assenza eÌ solo un’increspatura nell’atmosfera dorata che avvolge quella famiglia di antichi latifondisti. Ben diversa la giornata di Viola Guarino, chiamata ad analizzare una scena del crimine che sembra una quinta teatrale: il professor Vittorio Ambroselli ucciso come Marat nella vasca da bagno della sua casa ricca di opere d’arte. Uno come Ambroselli, riflettono gli inquirenti, tra cui l’affascinante sostituto procuratore Loris Ferrara, poteva avere molti nemici: era il fisico della Fossa Irreversibile in cui, a pochi chilometri da liÌ, negli anni Cinquanta, erano state nascoste le scorie nucleari americane. E quando viene a galla la relazione di sua figlia diciassettenne, Ginevra, con il giovane Wlady – la cui assenza comincia ad assumere i contorni di una scomparsa – i due casi appaiono inequivocabilmente collegati. La soluzione si trova solo nel presente o in un passato che, come le scorie nucleari, eÌ sepolto nelle profondità della colpa? L’ultima estate dell’innocenza: un evento, un’esperienza, un topos che per i protagonisti di questa storia torna e si ripete come una maledizione.