Bobby Watson ed Elio Coppola Trio in concerto
Martedì 10 maggio torna la grande musica targata jazz club Lennie Tristano di Aversa. All'Art Gallery 103 di piazzetta Lucarelli si terrà il concerto di Bobby Watson ed Elio Coppola Trio. L'appuntamento nel club normanno è alle 21.
Bobby Watson, emerso dai Jazz Messengers di Art Blakey, ha sviluppato sul sax alto uno degli stili più personali dagli anni Ottanta ad oggi. Nato nel 1953 a Lawrence (Kansas) ma cresciuto a Kansas City, Watson ha ampiamente assorbito l’influsso della grande scuola jazzistica di quella città. Dopo aver frequentato l’università di Miami (dove ebbe come ‘colleghi di studio’ Pat Metheny e Jaco Pastorius) il sassofonista si trasferisce a New York.
È il 1975 e poco dopo, nel 1977, inizia a mettersi in luce all’interno dei Jazz Messengers di Art Blakey, addirittura nel ruolo di direttore musicale. Il gruppo di Blakey è stata la più efficiente fucina di giovani talenti del jazz moderno, e infatti quando Watson esce dalla band, nel 1982, non gli mancano certo le proposte di collaborazioni d’alto livello: Max Roach, Louis Hayes, George Coleman, Branford Marsalis, Sam Rivers, Wynton Marsalis. Le prime importanti occasioni di presentarsi come leader su disco gli giungono però dall’Italia: nel 1985 la milanese Red Records gli produce due album in studio che ancora oggi rimangono tra i suoi migliori esiti discografici, Appointment in Milano e Round Trip.
E dopo la Red (che continua a registrarlo anche in seguito) si fanno sotto le major: Blue Note e Sony/Columbia. Negli ultimi anni Watson si è concentrato soprattutto sul suo quintetto Horizon e sugli organici orchestrali di grandi dimensioni, mentre molta parte della sua attività si è focalizzata nel settore educativo, grazie al prestigioso incarico che gli è stato affidato dall’Università del Missouri di Kansas City, dove è stato nominato direttore del dipartimento di jazz. In tempi recenti lo si è visto di rado in Italia: ritrovarlo e ascoltarlo a capo del quartetto col quale ha recentemente inciso Made in America per l’etichetta discografica dello Smalls di New York sarà certamente un’esperienza rinvigorente.
Il concerto celebra l’amicizia tra il grande artista americano ed Elio Coppola, classe 1985, originario di Napoli che nonostante la giovane età si sta facendo già prepotentemente strada nel pano-rama italiano ed internazionale della musica Jazz e non solo. Comincia gli studi col maestro Stefano Tatafiore e si perfeziona negli Stati Uniti col grande batterista Kenny Washington. I suoi “ritmi” hanno accompagnato alcuni tra i migliori musicisti al mondo tra cui Benny Golson. Joey De Francesco, Peter Bernstein, Dave Kikoski, Jerry Weldon, Gerald Cannon, George Cables, Dado Moroni, Ronnie Cuber, Enrico Rava solo per citarne alcuni. Apprezzatissimo dai suoi colleghi, è importante ricordare l’amicizia e la stima reciproca che lo lega al grande maestro Tullio De Piscopo che lo ha invitato recentemente al teatro Mercadante di Napoli per aprire un suo concerto. Svolge la sua attività concertistica tra l’Europa e l’America, si é esibito in alcuni tra i più prestigiosi jazz club e jazz festival al mondo tra cui i famosi Birdland Jazz Club, Smoke Jazz Club, Dizzy’s Club Coca Cola, Small’s e Mezzrow di New York City.
La band è completata da Antonio Caps, uno dei più brillanti e virtuosi pianisti ed ham-mondisti italiani, già al fianco di tanti artisti quali Jerry Weldon, Denide King, Joe Magnarelli solo per citarne alcuni e da Antonio Napolitano, uno dei bassisti più richiesti sulla scena jazz italiana e non solo, dal sound preciso e poderoso, ha collaborato con molti musicisti tra i quali collaborare con molti musicisti del panorama Jazz Internazionale, ricordiamo: Gabriele Mira-bassi, Pietro Condorelli, Max Ionata, Emmet Cohen, Joice E Yuille, Lauren Henderson, Michael Rosen, e tanti altri. Il trio nato in piena pandemia ha dato vita alla seguitissima serie di concerti in streaming “Un Ora Di Musica Live” su Unica Channel.
Il gruppo presenterà un repertorio molto vasto spaziando tra i brani originali di Watson, mol-to noti al grande pubblico, ed i classici del songbook americano sapientemente riarrangiati per l’occasione, per un concerto molto coinvolgente e dal forte impatto sonoro.