'Un Borgo di libri' a Casertavecchia, 24 appuntamenti da non perdere
Il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, Rudi Guede, "l’autore in concorso" dell’omicidio di Meredith Kercher; la scrittrice Edith Bruck sopravvissuta alla Shoa e amica di Papa Francesco; lo scrittore Giuseppe Montesano che risponde alle domande di Marcel Proust. E poi ancora Giovanni Grasso con il suo nuovo romanzo; il presidente di "Museimpresa" Antonio Calabrò che discute di Adriano Olivetti con Paolo Bricco de "Il Sole"; Patrizia Rinaldi, la mamma di "Blanca"; il Direttore de "Il Mattino" Francesco De Core; la poetessa Elisa Ruotolo e lo scrittore Andrea Di Consoli, i giornalisti Enzo D’Errico, Ottavio Ragone, Guido Pocobelli e Gianfranco Coppola, la scrittrice Dacia Maraini. Sono solo alcuni degli ospiti dei 24 appuntamenti di "Un Borgo di libri" - il festival letterario e di cultura promosso dal Comune di Caserta in contemporanea, e non solo, al "Settembre al Borgo", giunto alla sesta edizione, e realizzato attraverso gli Assessorati alla Cultura e ai Grandi Eventi – dopo il successo dei "Concerti di una notte di mezza estate" lo scorso 14 agosto; ancora in aumento fino all’ultimo giorno, perché la fantasia della rassegna nel magico borgo di Casertavecchia è sempre accesa, come dei veri rivoluzionari.
"Ogni epoca storica ha avuto forme di potere che sono apparse assolute e impossibili da abbattere. Imperi, teocrazie, regni, tirannie, monarchie, autoritarismi, dittature. Ciascuna con i propri capi e con élite che dall’alto hanno imposto il potere: faraoni, imperatori, re, aristocrazie – spiega Luigi Ferraiuolo, direttore di “Un Borgo di Libri” - Ma c’è un’altra costante, di segno inverso, che accompagna queste epoche, ed è rappresentata da chi, in un certo momento, spezza una catena, assalta una prigione, uccide un monarca, cambia i valori in gioco. È il rivoluzionario, colui che sente dentro di sé il nuovo spirito dei tempi e intuisce qual è il momento per rovesciare il potere presente, sospinto dal consenso dei tanti sottomessi che lo riconoscono come l’unica personalità in grado di rappresentarli. Con la forza delle armi e della violenza, ma anche con quella delle idee o del proprio esempio, i rivoluzionari emergono come un imprevisto dei tempi. Non sempre vincono. Spesso la loro è Storia di fallimenti. Ma lasciano sempre una cicatrice nella storia. "Un Borgo di Libri" scegliendo il tema: "Rivoluzioni: i rivoluzionari sono ladri di lune" prova a raccontare le cicatrici ma anche le guarigioni che i rivoluzionari donano al mondo. Partendo dalla rivoluzione di Vanvitelli donata a Caserta, che affrontammo lo scorso anno e concludiamo quest’anno; ma anche di tutti coloro che ci permettono di migliorare le nostre comunità: le persone che animano le rivoluzioni letterarie, quelle delle idee o tecnologiche. I rivoluzionari sono ladri di lune, ne rubano uno spicchio e ce lo donano: trasformano i nostri sogni in realtà".
La stupenda immagine logo di "Un Borgo di Libri 2023" è del disegnatore Simone Vignoni, che ha fatto rivivere una moderna Siffridina che ruba spicchi di luna per donarli ai sognatori.