rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
CasertaNews

CasertaNews

Redazione

La Regione taglia all'Asl di Caserta 1500 posti di lavoro, i sindacati contestano il decreto regionale

Caserta - Si è tenuta ieri mattina presso la sede centrale dell’Asl di Caserta in via Unita d’Italia, una riunione tra sindacati e gruppo dirigenziale sul Fabbisogno del Personale e Piano Occupazionale triennale. Presenti per le OO.SS Cgil Fp...

Si è tenuta ieri mattina presso la sede centrale dell’Asl di Caserta in via Unita d’Italia, una riunione tra sindacati e gruppo dirigenziale sul Fabbisogno del Personale e Piano Occupazionale triennale. Presenti per le OO.SS Cgil Fp, Felice Zinno, Cisl Fp Nicola Crstiani, Uil Fpl, Paolo Diana, Fials, Salvatore Stabile. Per la dirigenza il Direttore Sanitario Correra, il Dirigente GRU, Cosentino, il Direttore Amministrativo Blasotti.

La riunione introdotta dal Direttore Blasotti si è aperta con l’attestazione dei dati: attualmente l’Asl Caserta conta 4700 Dipendenti attivi, Secondo il Decreto Regionale N.67 del 14/07/2016 la ASL di Caserta può però assumere soltanto 130 unita totali. Una dichiarazione assolutamente in netto contrasto con i numeri necessari. “Noi contestiamo il decreto regionale – commenta Nicola Cristiani - in 5 anni sono stati persi 2100 unità di lavoro, il decreto attuale arriva appena a 5125 unità, con il fabbisogno previsto nelle linee guida regionali per Caserta, di circa 425 dipendenti, non ce la faremo mai.

Chiediamo l’avvio del tavolo tecnico urgentissimo e questa commissione tecnica in sostanza pretende le, garanzie dei servizi essenziali, vogliamo incardinare quante unità ci servono, indipendentemente dai tagli previsti dai provvedimenti regionali, per poterci poi porre alla Regione con il numero preciso del nostro fabbisogno provinciale”.

Cristiani ha pure sollecitato l'azienda a tenere conto delle osservazioni fatte in merito alla discussione sull'atto Aziendale chiedendo chiarezza in merito alle procedure di Stabilizzazione e soprattutto di non attingere da graduatorie regionali.

“Dobbiamo dare una risposta a tutti – continua il Segretario Cisl Fp - in tema occupazionale va data una risposta territoriale, sia inerente la mobilità in atto sia inerente le procedure concorsuali, nonché iniziare da subitocon l’atto ricognitivo dei processi di stabilizzazione dei precari, il tutto deve esssere espletato sul territorio provinciale. Vanno salvaguardati tutti i livelli occupazionali, mantenuti in servizio tutti coloro che oggi lavorano, nessuno deve perdere il lavoro, mentre nel frattempo si opera per creare il lavoro futuro”.

Per quanto riguarda invece la precisazione del provvedimento di mobilità operato dall’Asl di Caserta inerente i 4 posti degli operatori socio sanitari, cosa che ha creato notevole tensione sul territorio, mettendo in allarme i 150 operatori socio sanitari in appalto di servizio, l’Asl ha garantito alle OOSS che saranno confermate solo 4 unità ed anche per loro varrà lo stesso ragionamento relativo al processo di stabilizzazione e al concorso di avviso pubblico, tutto questo per non mettere in pericolo tutti gli OSS attualmente in servizio.

Dalla Relazione del Dott.Tari poi sono emerse anche criticità contenute nel Decreto Regionale 67, in particolare non possono essere inclusi nel fabbisogno delle dotazioni organiche le Dialisi ed il Pronto Soccorso e una ulteriore criticità è la grossa discrepanza di calcolo tra Aziende Ospedaliere e ASL, molto favorevole per le Aziende Ospedaliere, svantaggioso per l’ ASL che può aumentare solo del 20% la propria dotazione organica, cosa impossibile per una struttura che deve gestire il territorio anche con i Distretti Sanitari e i servizi di emergenza. I sindacati anche su questo chiederanno alla Regione di modificare il Decreto.

Si parla di

La Regione taglia all'Asl di Caserta 1500 posti di lavoro, i sindacati contestano il decreto regionale

CasertaNews è in caricamento