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Salute Villa di Briano

Vertigini: cosa sono e come affrontarle

I consigli del fisioterapista casertano Angelo Vella

Le vertigini sono diventate uno dei problemi più frequenti di cui soffrono le persone, tanto da arrivare a colpire quasi la metà della popolazione italiana. Bambini, adulti e anziani: le vertigini tendono a manifestarsi in tutti gli esseri umani senza fare distinzioni di età. Ma come si generano le vertigini? E, soprattutto, esistono metodi per affrontarle? Angelo Vella, fisioterapista, posturologo e osteopata di Villa di Briano, ha fornito alcune delucidazioni e spiegazioni sulle vertigini legate a disturbi vestibolari, ovvero dell’orecchio interno. Quest'ultimo può essere considerato la causa primaria scatenante le vertigini, equivalente a circa il 70% di tutti i casi.

CHE COSA SONO LE VERTIGINI? COME SI GENERANO? In generale, le vertigini sono sensazioni di movimento rotatorio, oscillatorio o di sbandamento quando in realtà non ci si muove affatto. Esse peggiorano quando si muove la testa, si cambia posizione, si tossisce o ci si soffia il naso. L'ambiente intorno sembra muoversi per qualche secondo, qualche ora o addirittura per qualche giorno, e le sensazioni non possono che essere meramente spiacevoli. “Il liquido linfatico, presente all’interno dell’orecchio, muove alcuni organi specifici detti cristalli, che permettono di percepire gli spostamenti anche minimi della testa. Un complesso sistema di nervi, poi, percepisce i movimenti di questi organi. Eventuali lesioni o disfunzioni dell'apparato produrranno un eccesso di stimoli che diventeranno vertigini”, spiega il fisioterapista Vella, sostenendo che la maggior parte dei pazienti ha raccontato che la vertigine comincia dal momento in cui si guarda verso l'alto o ci si gira nel letto, cambiando posizione. Spesso, insieme alle vertigini, compaiono sintomi uditivi (per esempio, sentire meno i suoni) e rigidità cervicale.

QUALI SONO I SINTOMI DELLE VERTIGINI? I sintomi possono essere racchiusi in quattro macrogruppi: vertigini (illusorie sensazioni di movimento dell'ambiente intorno a noi per esempio, vedere la stanza che gira è un sintomo del sistema vestibolare); presincope (è una sensazione di perdita di lucidità ed equilibrio che spesso precede lo svenimento. In questi casi, è il sistema cardiovascolare quello più coinvolto di tutti); sbandamenti (difficoltà nel mantenere l'equilibrio, spesso legata a disturbi sensoriali tra occhio, orecchio e rachide cervicale); vertigine psicofisiologica (sensazione di perdita di equilibrio e di sentirsi fuori dal proprio corpo, associata il più delle volte ad attacchi di panico ed ansia).

COME AFFRONTARE LE VERTIGINI? Le vertigini devono essere affrontate da un’equipe multidisciplinare. “Per curare le vertigini è importante affidarsi al proprio fisioterapista di fiducia, che ha bisogno di una formazione specifica in riabilitazione vestibolare per capire come affrontare il problema e iniziare un trattamento”, dice il Angelo Vella, specificando però che il primo passo da fare è rivolgersi ad un otorino, che ha un ruolo primario nella diagnosi e nel trattamento iniziale. La fisioterapia, poi, ha il compito di reintegrare la funzione vestibolare con la funzione visiva e propriocettiva del rachide cervicale. Con questi tre sistemi, la riabilitazione si rivela come modo più efficiente per non lasciare più sintomi. “Un programma di esercizi – continua Vella – sotto il controllo del fisioterapista potenzia e rende efficace il sistema vestibolare. Quando, invece, il paziente si rivolge al fisioterapista per disturbi dell'equilibrio legati al rachide cervicale, è possibile che il sistema vestibolare sia coinvolto ed è possibile effettuare le manovre di riposizionamento dei cristalli, che sono manovre di terapia manuale”.

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