Jabil, al via percorso formativo per 100 dipendenti

Ha preso il via, presso il centro formativo della Jabil Circuit di San Marco Evangelista, un importante progetto finalizzato ad accrescere competenze e competitività dell’azienda, in un mercato fortemente globalizzato quale è appunto quello del settore elettronico.
Infatti, punto focale del progetto, che vede coinvolti cento dipendenti per un impegno di circa cento mila ore di formazione, è la parte specialistica (fotonica, ottica, radiofrequenza, eccetera) orientata, evidentemente, ad incrementare le competenza distintive dell’azienda al fine di accrescerne il Know-how.
Ma non solo, dal momento che il percorso formativo individuato dal management aziendale può ben dirsi a 360 gradi. Vale a dire, con incursioni anche in altre aree comunque ritenute strategiche. E precisamente: Organizzazione del lavoro ed elementi che la caratterizzano; Comunicazione e lavoro in team; e, infine ma non ultimo, un English course.
Complessivamente, l’impegno formativo previsto è stato programmato in circa 5 mesi di corso, le cui lezioni vengono effettuate presso la nuova sede del Training Center della Jabil Circuit, allestito sempre a San Marco Evangelista, in via Togliatti.
Ovviamente, le attività didattiche saranno intervallate da momenti di verifica ex ante, in itinere, ed ex post, al fine di garantire il continuo monitoraggio sull’effettivo apprendimento dei partecipanti.
“L'avvio dei corsi di formazione rappresenta un significativo e concreto sostegno alle esigenze di qualificazione degli operatori del settore elettronico della provincia di Caserta”, ha commentato il general manager del ramo italiano della multinazionale. “Siamo convinti, infatti – ha sottolineato Renzo Polesel – che la crescita professionale degli operatori locali sia necessaria per almeno due motivi: primo, è indispensabile alla salvaguardia degli spazi occupazionali già consolidati: e poi è soprattutto funzionale, in una società e in un settore che risentono fortemente della concorrenza mondiale, alla conquista di nuove e più ampie frontiere lavorative”.