La confessione in diretta di Orsi sul 'gancio' nel Cira: l'incontro riservato in un bar

Sergio Orsi riusciva a visionare i capitolati delle gare in anteprima grazie ad un geometra dipendente del Cira. Emerge dagli atti dell'inchiesta dei carabinieri di Aversa che hanno arrestato l'imprenditore di Casal di Principe per turbativa d'asta aggravata dall'aver favorito il clan dei Casalesi. 

A fare da gancio interno, secondo gli inquirenti, sarebbe stato Francesco Pirozzi, colpito dall'obbligo di dimora. Orsi riesce a mettersi in contatto con Pirozzi grazie all'intercessione di Amedeo Grassia, ex assessore a Trentola Ducenta anche lui indagato dalla Dda nell'ambito della medesima indagine. E' Grassia a fissare un appuntamento con Pirozzi. E di affari si discute davanti ad una tazza di caffé bollente sorseggiata lontani da occhi indiscreti, in un bar "più riservato".

Grassia conosce bene quel geometra. "Il padre faceva il consigliere comunale tanti anni fa" a Trentola Ducenta, rivela ad Orsi. L'incontro non viene intercettato (gli indagati hanno lasciato il cellulare in auto) ma è lo stesso Orsi a rivelarne gli esiti alla moglie: "Ho conosciuto un geometra che lavora là dentro, di Trentola" che gli avrebbe confermato che ci sono "molte cose in ballo". Le "cose in ballo" sono un appalto da 340mila euro per la riqualificazione e messa a norma del patrimonio edile, infrastrutturale ed impiantistico del Cira.

A questo punto c'è lo spoiler. Orsi riesce a mettere le mani sul capitolato che viene messo su una pen drive. Gli atti di gara - non ancora pubblicata - sono in una cartella nominata "Franco Pirozzi". I carabinieri captano commenti sul capitolato di "una cinquantina di pagine" avendo poi riscontri dal bando che il Cira sta predisponendo proprio in quei giorni. I rapporti tra Orsi e Pirozzi trovano ulteriore riscontro quando i due vengono beccati insieme, ognuno alla guida della propria auto, dopo un ulteriore colloquio. I carabinieri li riconoscono riportando questa circostanza nella loro informativa.