CAMORRA Il blitz nella villa dell'uomo che Zagaria voleva 'nascondere'

Quarantre anni con una passione per il lusso e le donne dell’Est, al punto da averne sposate tre in sette anni. Nicola Inquieto, l’imprenditore aversano di 43 anni finito in manette, per la Dia è l’uomo che il capo clan dei Casalesi Michele Zagaria “voleva nascondere”.

PRESI I FRATELLI INQUIETO

A lui era stato affidato, secondo la ricostruzione degli inquirenti che è stata accolta dal gip Federica Colucci (che ne ha disposto l’arresto insieme al fratello), il tesoro ‘conquistato’ dal boss durante la latitanza. Soldi macchiati di sangue e violenze ai danni di imprenditori; migliaia di euro che provenivano da appalti truccati e pilotati.

Secondo la procura antimafia, questo fiume di denaro era arrivato in Romania, dove Nicola “era stato mandato direttamente da Zagaria”. E’ qui che si intrecciano le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, a partire da Antonio Iovine, uno che il clan dei Casalesi lo ha comandato fino al suo arresto e che poi ha scelto la strada della collaborazione. Un modo per tenere Nicola Inquieto lontano da possibili “contatti pericolosi”. Anche perché il capoclan era stato arrestato a casa del fratello Vincenzo. Un modo per tenere al sicuro il tesoro.

IL VIDEO DEL BLITZ

Ma gli inquirenti non hanno mollato alcuna pista attorno a Zagaria e, pian piano, sono riusciti ad arrivare a Pitesti. Qui Nicola Inquieto è stato arrestato nel corso di un blitz notturno: decine di militari hanno circondato l’enorme villa in cui viveva ed hanno fatto irruzione. Il 43enne aversano non ha opposto resistenza e si è seduto sul divano, insieme alla giovane moglie, in attesa della perquisizione della sua lussuosa villa nella quale viveva, con tanto di piscina, mobili in legno pregiato ed affreschi sui muri. Una passione per il lusso ostentato. Uno stile diverso da quello dei capiclan costretti a vivere nei bunker in attesa del loro arresto.