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Rifugio per animali nel bene confiscato al boss dei Casalesi

Si potranno ospitare fino a 18 animali, progetto da un milione di euro

Un rifugio per animali da realizzare all’interno di una struttura sottratta alla criminalità organizzata. E’ questa l’idea sulla quale sta lavorando l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marcello De Rosa. Un modo, questo, per dare una seconda vita ad un immobile appartenuto alla camorra, rendendolo importante per la cura degli animali.

La giunta ha dato già il via libera al progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo alla realizzazione di una struttura polifunzionale temporanea destinata a rifugio per animali. Il bene individuato per quest’iniziativa è quello confiscato ad Alfredo Zara, ritenuto dagli inquirenti esponente del clan dei Casalesi, fazione Schiavone, situato in via Limitone, in località Monte della Taglia.

Il Comune ha incaricato la società Agrorinasce di individuare una serie di interventi per la riqualificazione dell’edificio, acquisito al patrimonio municipale in via definitiva il 20 novembre del 2013 (con decreto dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata), al fine di migliorane la funzionalità, e di destinarlo ad usi sociali. Pertanto, l’ufficio tecnico di Agrorinasce ha provveduto alla redazione di un nuovo progetto definitivo/esecutivo che riguarda, appunto, il centro per animali.

Lo schema approvato dall’esecutivo prevede la realizzazione di rifugi per animali per ospitare circa 18 unità, composto da una superficie idonea alla collocazione dei box destinati ad ospitarli, ma anche la realizzazione di un box prefabbricato ad uso ufficio ricettivo/amministrativo, medicheria e servizi igienici e un’area di servizio attrezzata. Un’operazione da oltre mezzo milione di euro che l’amministrazione De Rosa intende candidare ai bandi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (il Pnrr).

“E’ un impegno che avevamo preso nella campagna elettorale del 2019 – ha detto il sindaco De Rosa - Oltre a prevedere un’area per lo ‘sgambettamento’ cani in un altro bene in via Limitone, abbiamo deciso di creare un rifugio in questo bene confiscato. Si tratta, in questo caso, di un sito sottratto alla camorra che avevamo aperto nel 2014, assieme a quello appartenuto a Vincenzo Zagaria e dove oggi c’è l’isola ecologica”.

L’amministrazione ha voluto sfruttare l’occasione Pnrr per presentare progetti su tutti i beni sottratti alla camorra: “Con l’ultimo progetto che presenteremo a fine mese – conclude De Rosa - Completeremo l’iter per i progetti in tutti i beni confiscati alla criminalità organizzata sul nostro territorio. La nostra amministrazione e l’ufficio Tecnico hanno lavorato sodo per dare un segnale importante contro il clan dei Casalesi e nel riutilizzo dei beni confiscati alla camorra”.

Occorrerà adesso attendere l’approvazione del progetto e l’erogazione delle risorse per vedere realizzata questa opera importante nell’ambito della tutela degli animali. 
 

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