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Chiusi due locali dopo il blitz nella movida, il Comitato: "Serve una rete produttiva condivisa"

Il commento dopo l'operazione dei vigili urbani nel Capoluogo durante il week end

"Finalmente l’amministrazione della nostra città inizia a preoccuparsi del decoro e della vivibilità del centro storico, messo a dura prova dall’invasione di migliaia di persone, aggiungiamo senza rispetto per il prossimo, durante il week end". Esordisce così il comitato "Caserta centro: no degrado, no movida selvaggia" dopo l'operazione della polizia municipale che ha disposto la chiusura di due locali nel Capoluogo per aver violato le norme sulle emissioni acustiche e multato gli esercizi pubblici irregolari.

"Finalmente qualcosa si muove, finalmente si comincia a fare sul serio perché solo cosi può iniziare una nuova era in grado di stabilire diritti e doveri. Sono ormai diversi anni che noi residenti del centro storico denunciamo comportamenti scorretti da parte di un ristretto numero di esercenti che gestiscono i cosiddetti baretti e che atavicamente lavorano senza rispettare alcuna regola delineata dall'amministrazione nel regolamento comunale", continua il comitato presieduto da Rosanna Di Costanzo.

"Il giovane assessore Emiliano Casale sembra essere tra i pochi ad aver compreso, non solo il nostro disagio, ma quello della città intera. Il degrado in cui versa di notte il centro storico, non apporta nessun valore aggiunto alla città - continua - Anzi, una città che ha fondato la propria economia sul commercio del 'cicchettino notturno' va a scapito di quel commercio, una volta fiorente nel nostro centro storico e che fa parte dell’identità delle nostre città, ossia quello fatto di librerie e di negozi di vario genere, che rendevano le strade del centro, le strade dello shopping, e che oggi, per incuria e negligenza, si sono trasformate in semplici e desolati luoghi di passaggio di giorno e nel degrado e lassismo totale, di notte".

"Caserta è una città dal notevole patrimonio artistico, storico e culturale e pertanto ha un grande potenziale inespresso, ma purtroppo non bastano le bellezze naturali e il patrimonio artistico da sole a rendere una città fruibile ai cittadini e ai turisti, che ultimamente sono presenti in città in gran numero. Per rendere una città fruibile, decorosa e vivibile ci vuole innanzitutto la voglia di fare, di cambiare, di migliorare grazie ad una rete produttiva che proponga azioni collegate tra loro e trasparenti. Insomma ci vuole una programmazione di attività seria e studiata ma soprattutto condivisa", conclude il comitato.

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