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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Indagati per i pestaggi in carcere, gli agenti sui tetti: “Rispetto per gli onesti” | VIDEO

Almeno una ventina di carabinieri avrebbe preso parte al blitz al carcere di Santa Maria Capua Vetere dove stamattina sono stati notificati 57 avvisi di garanzia agli agenti della polizia penitenziaria per i pestaggi avvenuti ad inizio aprile, dopo la protesta dei detenuti per l'emergenza Covid. 

Al loro arrivo gli agenti venivano fermati ed identificati, con i telefonini degli indagati che sono stati sequestrati dai militari. Un'azione eclatante avvenuta davanti ai familiari dei detenuti assiepati nel parcheggio della casa circondariale Francesco Uccella per le visite. Dopo l'operazione c'è stata la protesta degli agenti di polizia penitenziaria. Qualcuno è salito sui tetti della caserma. "Abbiate rispetto per le persone oneste - ha gridato uno degli agenti al procuratore aggiunto Alessandro Milita, giunto al carcere insieme alla pm Daniela Pannone - Io ho delle regole da rispettare e da fare rispettare. Non rappresento più la legalità per il sistema".

Le accuse della procura a carico degli indagati sono, a vario titolo, di maltrattamenti, abuso dell'autorità e tortura. Nel mirino anche il presunto taglio di barba e capelli denunciato da alcuni detenuti all'autorità giudiziaria.

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