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Centrale dello spaccio per i pusher laziali: 14 arresti | IL VIDEO

La droga da Castel Volturno finiva sulle piazze di spaccio gestite da un gruppo dedito allo smercio di stupefacenti a Rieti. Per la banda stamattina la polizia ha dato esecuzione a 23 ordinanza di custodia cautelare, di cui 14 in carcere, nei confronti di 22 nigeriani e di un camerunense. 

Secondo quanto emerso dalle indagini il gruppo riusciva a guadagnare fino a 50mila euro al mese per lo smercio di stupefacenti, in particolare cocaina, eroina e marijuana. L'indagine scaturisce da un sequestro di poche dosi di stupefacenti eseguito nel mese di ottobre del 2018: nella circostanza la Polizia aveva verificato chiamate quotidiane del tossicodipendente ad un numero di cellulare memorizzato sotto al nome di “Angelo Nero 2”, nickname che ha dato il nome all'intera operazione, evidentemente per rifornirsi di “roba”. La complessa indagine ha consentito di ricostruire i rapporti tra gli spacciatori, residenti a Rieti, ed i loro clienti: sono state intercettate numerose utenze telefoniche e sono stati svolti servizi di osservazione, anche con videocamere, e pedinamenti con sistemi di localizzazione. 

Gli indagati facevano arrivare la droga nel capoluogo reatino tramite corrieri, gran parte dei quali viaggiavano sui pullman della linea Roma-Rieti: tra di essi anche giovani nigeriane, pagate per uno o più viaggi, che nascondevano la sostanze in borse da passeggio, sacchetti della spesa o fra gli indumenti indossati. Parte della marijuana, della cocaina e dell'eroina veniva invece acquistata e prelevata direttamente nelle piazze di spaccio di Roma, Venezia e Castel Volturno. Per ordinare o trasportare i quantitativi di droga venivano utilizzate parole in gergo per indicare tipologia e quantitativo della sostanza, quale livello, pantalone lungo o corto (marijuana), sigaro (hashish), bianca, latte, scarpa bianca (cocaina), carne, scarpa nera (eroina).

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