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Il ministro dell'Interno incontra solo 2 sindaci. Scoppia la polemica | VIDEO

Piantedosi si ferma a parlare solamente con Golia e Pirozzi tra la protesta degli altri primi cittadini

Si attendeva l’incontro con tutti i 38 sindaci del circondario del presidio giudiziario aversano ma il Prefetto e il ministro Piantedosi hanno autorizzato solamente l’incontro con il primo cittadino di Aversa, Alfonso Golia, e con quello di Giugliano in Campania, Nicola Pirozzi, i comuni più grandi delle due province. Tutti gli altri sindaci sono stati ‘accompagnati’ in piazza Petrillo senza avere la possibilità di far sentire la loro voce. Non sono mancati alcuni momenti di tensione con qualche sindaco che ha chiesto del perché non fosse possibile l'accesso all'area ma sembra che non sia arrivata l'autorizzazione all'incontro. L’obiettivo era quello – semplicemente – di consegnare un documento sottoscritto da tutti i 38 sindaci (ad eccezione di 4 comuni commissariati) per sollecitare un “incremento sia del personale giudiziario del tribunale di Napoli Nord che delle forze dell’ordine e della polizia municipale nei territori”, ha detto il sindaco Golia rivolgendosi al ministro. Un incontro di giusto un paio di minuti prima che Piantedosi scappasse via per raggiungere il Centro di educazione di Santa Maria la Fossa. Golia, insieme a Pirozzi, hanno sottolineato che “solamente attraverso una giustizia certa può crescere la fiducia dei cittadini nello Stato”.

Piantedosi ha preso l’impegno, raccogliendo l’invito dai sindaci, di un incontro al Ministero con una rappresentanza delle fasce tricolori per cercare insieme una soluzione alla carenza di organico e per una operazione di contrasto ad ogni forma di criminalità.

I sindaci hanno poi presentato un documento col quale ritengono che "solo attraverso una giustizia certa può crescere la fiducia dei cittadini nello Stato e che la percezione di sicurezza nelle comunità da noi amministrate può aumentare attraverso l’impiego di un maggior numero di operatori delle forze dell’ordine sul territorio. Siamo altresì ben consapevoli che, favorendo un’economia legale insieme a politiche attive volte a ridurre le disuguaglianze e le povertà educative, possiamo sottrarre manovalanza alle mafie e alla criminalità comune. Il Tribunale di Napoli Nord, allocato nel prestigioso Castello Aragonese di Aversa, è stato istituito nel Settembre del 2013.  Il Tribunale di Napoli Nord è il quarto tribunale d'Italia, con una popolazione complessiva tra residenti, dimoranti ed extra-comunitari di circa 1.100.000 abitanti. Nonostante gli operatori, con sacrificio ed abnegazione, cerchino di assicurare un’ efficienza funzionale ed un’ elevata produttività, la significativa e cronica carenza di magistrati, di personale amministrativo e di unità della Sezione di Polizia Giudiziaria,  inevitabilmente determina un rallentamento delle procedure.
In questi dieci anni di attività, il Tribunale di Napoli Nord ha rappresentato non solo un presidio di legalità, ma anche un elemento di sviluppo sociale ed economico per il territorio, con la nascita di molte attività produttive legali di supporto alla vita del Tribunale".

Sindaci presenti a Casapesenna

"Il territorio del Circondario del Tribunale di Napoli Nord è caratterizzato da un indice di criminalità tra i più elevati d'Italia. Nei cittadini è forte l'esigenza di una maggiore sicurezza nella vita quotidiana anche a seguito dell'aumento di furti e rapine. Reati ambientali che creano danni per la salute dei cittadini sono numerosi ed ad oggi restano senza una risposta efficace (vedi la problematica della Terra dei fuochi e dello sversamento illecito dei rifiuti). Nonostante gli operatori delle forze dell’ordine, con sacrificio ed abnegazione, cerchino di assicurare sicurezza ed un efficace controllo del territorio funzionale e preventivo a contrastare fenomeni illegali, la significativa e cronica carenza di personale, compreso le polizie municipali, inevitabilmente determina un rallentamento delle attività di competenza, con il risultato di generare nei cittadini una sensazione di abbandono. Abbiamo chiesto a grande voce di attivare con urgenza tutte le procedure volte a sanare la grave carenza di personale sopra elencate, al fine di creare le condizioni per una giustizia certa e contestualmente scongiurare il dislocamento di alcune attività che comporterebbe ricadute altamente negative per le attività produttive sorte attorno al Tribunale di Napoli Nord. Come territorio abbiamo già vissuto una dittatura militare da parte della camorra. Dopo anni di contrasto e repressione, antidoto all’economia criminale e alle mafie può essere rappresentato dal tutelare i diritti dei cittadini, migliorando l'efficienza del Tribunale di Napoli Nord, e dal garantire un efficace presidio del territorio per prevenire fenomeni malavitosi. A tal fine, quali responsabili della sicurezza e della qualità della vita delle nostre comunità, auspichiamo l'avvio di un dialogo costruttivo tra potere centrale e locale per condividere un cronoprogramma volto alla risoluzione di tali problematiche, partendo dal lavoro già avviato dal Governo, per il tramite dei Sig.ri Prefetti di Napoli e Caserta, per attuare un piano assunzionale straordinario per gli organici di Polizia Municipale. Uniamoci tutti a questo grido di dolore e di allarme. Mobilitiamoci. Non c’è Libertà senza Giustizia".

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