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Viaggio nella 'Brigata' dei vaccini: così a Caserta si lotta contro il Covid | VIDEO

Dalle 8 del mattino i cancelli sono aperti e si procede con le vaccinazioni fino alle 23. E' quanto accade al polo vaccinale della Difesa di Caserta, il secondo più grande d'Italia, presso la Caserma "Ferrari Orsi" di via Laviano, sede della Brigata Bersaglieri Garibaldi. Proprio lì viene somministrato il maggior numero di dosi di vaccino anti-Covid in Terra di Lavoro. E ciò è possibile grazie ad un'organizzazione logistica, oltre ovviamente a quella sanitaria, volta alla cura del dettaglio.

I numeri

Dalle 150 alle 180 iniezioni all'ora, per un totale di circa 2400 vaccini somministrati al giorno. Sono questi i numeri della campagna vaccinale portata avanti dal polo vaccinale della Brigata Bersaglieri Garibaldi, che dal 1° marzo ad oggi ha inoculato circa 42mila dosi di vaccino, di cui 1700 al personale militare. Il dato singolare è che le dosi di Astrazeneca che restano 'a terra' a fine giornata sono mediamente prossime allo zero, in controtendenza rispetto ad altri centri vaccinali della Campania. Il consistente afflusso di persone presso la caserma di via Laviano, viene gestito grazie ad un adeguato numero di parcheggi fornito all'ingresso e un percorso ben definito che conduce i vaccinandi dall'accettazione all'esame anamnestico, per poi passare all'inoculazione del vaccino fino all'attesa prima di poter andar via. La permanenza media di ogni cittadino è di circa 45 minuti.

Le testimonianze

Nonostante l'organizzazione capillare ed un personale militare e sanitario accogliente, non mancano le polemiche e soprattutto i timori dei vaccinandi. "Ho un po' paura però pazienza - dice un'anziana donna poco prima di sottoporsi all'inoculazione del vaccino AstraZeneca - Speriamo che non mi fanno morire". "Mio marito è fragile e dovrà fare Pfizer mentre io ho fatto AstraZeneca - spiega invece una donna di Parete dopo il vaccino - Potevano fare in modo di somministrarci lo stesso vaccino così anche con i tempi dei richiami ci saremmo trovati insieme. Ma va bene così. Dobbiamo dire che l'organizzazione è stata ottima e tutto il personale, militare e sanitario, sta facendo un ottimo lavoro". 

Il generale Quarto: "Voglio esportare il Modello Caserta"

Sono circa 40 i militari impegnati ogni giorno per gestire i flussi di persone presso il polo vaccinale di via Laviano. A capo dell'organizzazione logistica c'è il generale Massimiliano Quarto, comandante della Brigata Bersaglieri Garibaldi. "Abbiamo dato vita ad un vero e proprio Modello Caserta con due organizzazioni (Esercito ed Asl nda) che si sono messe insieme con un approccio 'Win-Win' - afferma il generale di brigata - Abbiamo messo in campo la capacità di gestire i flussi di persone, cosa che ci accade anche nelle missioni all'estero, applicandola alla campagna vaccinale. L'Asl ha messo le sue competenze e professionalità per gestire le somministrazioni, dall'anamnesi all'inoculazione. Questo restando al centro del Capoluogo, offrendo un servizio alla cittadinanza. E' proprio questo il senso di 'Uniti si Vince' (lo slogan scelto per la campagna vaccinale a Caserta, nda): due istituzioni che, lavorando in sinergia, raggiungono un risultato più importante della somma del valore delle singole forze messe in campo. Mi piacerebbe esportare questo modello che ci riempie d'orgoglio anche all'esterno". L'obiettivo del generale Quarto e dei suoi uomini è quello di offrire un servizio di qualità, riducendo il più possibile i tempi della permanenza media dei vaccinandi. "L'organizzazione messa in campo da noi e dall'Asl consente di essere vaccinati in tempi congrui - sottolinea Quarto - Ovviamente serve anche il rispetto di determinate regole da parte dei cittadini, soprattutto degli orari di convocazione".

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