“Siamo stati privati della nostra unica struttura al coperto. Siamo stati privati dell’unica struttura che potesse permettere a delle persone diversamente abili in carrozzina di poter tirare e di poter andare a raccogliere in autonomia le frecce. Se il Comune non ci vuole più qui ce lo dica, siamo pronti ad andare via”.

C’è rabbia nelle parole di Rita Troncone, presidente dell’Asd Arcieri Normanni e del marito Mimmo Del Piano, presidente del comitato regionale del tiro con l’arco, dopo il sequestro della struttura realizzata solamente pochi mesi fa e che per la polizia municipale è abusiva. Dopo il blitz dei vigili urbani guidati dal comandante Stefano Guarino i dirigenti degli Arcieri hanno convocato una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche l’avvocato dell’associazione Cotugno, oltre a vari esponenti politici locali tra i quali il deputato Nicola Grimaldi di Lusciano e i consiglieri di maggioranza, Giovanni Innocenti (anche assessore) e Roberto Romano.

“Da 38 anni siamo impegnati in quest’area - dicono Del Piano e Troncone - e adesso ci ritroviamo praticamente senza la possibilità di svolgere la nostra attività. Abbiamo investito anche delle nostre risorse per fare questa struttura che potesse permettere la massima inclusione ed invece eccoci praticamente sbattuti fuori”.

Praticamente dove oggi sorge la struttura sequestrata fino a due anni fa c’era una sorta di serra, mentre adesso è stato fatto un piano di cemento che permette alle persone diversamente abili di poter tirare tranquillamente. Sembra però che ci siano delle anomalie nei lavori e Innocenti ha anche sottolineato che “i controlli sono arrivati dopo un esposto di un vicino. Come amministrazione siamo vicini agli Arcieri Normanni ma a fare chiarezza dovrà essere la magistratura”.

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