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Perquisite case e giardini dopo il blitz per gli arresti: trovati soldi contanti e droga | VIDEO

Via vai continui nei due appartamenti di Via Verga a Marcianise e via Napoli a Capodrise segnalati dai residenti; la cessione garantita durante il giro per i bisogni al proprio cane da una coppia di indagati; spaccio perdurante sia durante la veglia funebre del defunto padre di uno degli indagati sia nonostante gli arresti in flagranza. Sono i retroscena dell'operazione dei carabinieri della compagnia di Marcianise che mattina nella province di Caserta e Napoli hanno eseguito un'ordinanza di applicazione di misure cautelati emessa dal gip Rosaria Dello Strutto del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 10 persone (6 in carcere, 4 ai domiciliari) poiché ritenute responsabili di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

I nomi degli arrestati

Si tratta di Francesco Castaldo 'o Faran’, 61enne di Caivano (fratello del boss Pasquale, ucciso nel 2003); Lucia Cozzolino, 58 anni di Marcianise; Anna Russo, detta Annita, 26 anni di Marcianise; Antonietta Russo, detta Tonia, 33 anni di Marcianise; Antonio Russo, detto Camoranesi, 30 anni di Capodrise; Emanuela Russo, detta Cucù, 24 anni di Capodrise; Ugo Di Matteo, 26 anni di Torre Annunziata; Rosa Esposito, 51 anni di Marcianise; Giovanni Battista Russo, 31 anni di Capodrise; Gaetano Trombetta, 43 anni di Recale.

Le case ‘centrali’ dello spaccio

L'attività di spaccio si concentrava principalmente in due appartamenti siti in via Verga a Marcianise e via Napoli a Capodrise. Il continuo via vai di persone venne segnalato ai carabinieri della compagnia di Marcianise dai residenti. Immediatamente vennero avviate attività di osservazione,appostamenti e pedinamenti e nel corso dell'attività investigativa vennero fermati e segnalati come possessori di sostanze stupefacenti per uso personale i numerosi acquirenti. Queste segnalazioni portarono gli indagati a cambiare strategia di vendita. Una volta che gli acquirenti venivano agganciati veniva chiesto loro di consumare lo stupefacente direttamente in appartamento. Una florida attività di spaccio che coinvolgeva anche altri 5 indagati e che non si è arrestata nonostante un lutto o i numerosi arresti in flagranza di due dei 15 indagati. Infatti nonostante fosse venuto a mancare il padre di uno degli indagati nei due appartamenti la cessione dello stupefacente continuava.

Lo spaccio in giro col cane

Nel corso delle investigazioni, svolte nel periodo da gennaio 2021 e luglio 2022 i militari riscontrarono anche come una coppia di indagati con la scusa di fare fare i bisogni al proprio cane abbordava gli acquirenti e li portava in appartamento per il “consumo indoor”. Nel corso delle perquisizioni personali e domiciliari i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 5500 euro in contanti, 43 grammi di cocaina, 10 grammi di marijuana, 91 grammi di hashish.

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